Il Comitato Marrelli Hospital non si rassegna all’idea che la struttura sanitaria continui ad attraversare momenti difficili e rimane sul “piede di guerra” nell’interesse – affermano – dei cittadini che potrebbero usufruire di una struttura in grado di elevare la qualità sanitaria nella provincia di Crotone. Sempre a proposito del Marrelli Hopsital, Il sindaco Ugo Pugliese ha scritto al Commissario per l’attuazione del Piano di rientro del settore Sanitario della Regione Calabria Massimo Scura e al Sub Commissario Andrea Urbani in relazione alla situazione in cui versa tutt’ora. Nella nota del sindaco si legge: “mi trovo costretto a rivolgermi a voi, in qualità di Sindaco della città di Crotone, per richiamare alla vostra attenzione la situazione del “Marrelli Hospital”, che pensavo fosse pervenuta da tempo ad una sua positiva e definitiva conclusione con l’assegnazione di un adeguato budget che consentisse una compiuta operatività, ma in realtà così non è.
Tra l’altro, negli incontri svoltisi in questi giorni in sede commissariale, sembra che anche la programmazione per il 2017 non preveda la necessaria copertura operativa della clinica crotonese per soddisfare le esigenze e le emergenze sanitarie del territorio e dell’intera Calabria.
La città di Crotone avverte fortemente il bisogno di una struttura come il Marrelli Hospital e soprattutto che una realtà del genere sia accessibile a tutti, ed è per questo che mi permetto di rivolgere una particolare sollecitazione ai protagonisti delle scelte: vorremo sottolineare l’importanza che riveste il Marrelli Hospital nel contesto del sistema sanitario regionale e ancor di più in quello locale, ai fini di un rafforzamento dell’offerta sanitaria, essendo questa clinica una struttura di eccellenza da tutti riconosciuta.
Notizia di questi giorni è stata la classifica presentata da Italia Oggi sulla qualità della vita, classifica che vede come fanalino di coda proprio la città e la Provincia di Crotone. Posizione determinata, tra l’altro, dai i parametri relativi a inquinamento ambientale, tasso di disoccupazione e, soprattutto, qualità del sistema sanità, dati di una certa gravità per la provincia di Crotone ma ricorrenti nell’intera realtà della nostra Calabria. Una bassa qualità sanitaria che ha generato una forte emigrazione dei calabresi soprattutto verso le regioni del Nord. Se a questa classifica si lega anche il mancato budget per il Marrelli Hospital, ho l’impressione che oltre al danno ci troviamo davanti la classica beffa. Il Comitato “Marrelli Hospital”, formato da potenziali collaboratori, pazienti, associazioni, liberi cittadini, qualche mese fa ha avviato una importante campagna di raccolta firme consegnando ai ministeri ben 15.000 firme raccolte di calabresi che vedono in questa struttura una speranza”.
Dopo la lettera del Sindaco Pugliese, una delegazione del Marrelli Hospital, in data 7 dicembre 2016 è stata ricevuta dal Commissario dell’ASP di Crotone Sergio Arena. Il Comitato ha espresso forte preoccupazione sul momento difficile che attraversa la clinica, per la quale l’Ufficio del Commissario prevede un budget insufficiente a coprire le specialità della struttura pitagorica. “Eppure – ha affermato la delegazione – non mancano le risorse disponibili, e così come è successo in passato per altre strutture ora toccano al Marrelli Hospital “.
Nei giorni scorsi si era tenuta una riunione dei rappresentanti legali di tutte le strutture sanitarie private accreditate coi Commissari. Un risultato definito negativo proprio sui risvolti della programmazione del budget 2017. “L’incontro col Commissario Arena, per quanto ci riguarda, è stato insoddisfacente. Ci aspettavamo maggiore sostegno da parte sua. Inoltre, in quanto dirigente dell’Asp in cui opera il Marrelli Hospital, pensavamo fosse proprio lui in prima linea a richiedere subito un incontro urgente ai Commissari”.
Chiederemo direttamente noi un incontro a Scura e Urbani – ha concluso la delegazione del Comitato Marrelli Hospital – ribadendo che le risorse, o meglio, il budget che dovrebbe essere assegnato alla Clinica, deve essere dignitoso e sufficiente per i tanti pazienti crotonesi e calabresi che ne fanno richiesta. Non conosciamo la cifra a cui stanno pensando i commissari, ma le dichiarazioni dei commissari ci lasciano presupporre che si tratta di una cifra che consentirebbe di “operare” per poco più di un trimestre”.