Francesca Gallello ha parlato di educazione sentimentale presentando la sua opera DONNA ROSA che è una raccolta di testimonianze vere di violenze subite da donne. Tematica forte e importante che purtroppo è una realtà sociale ancora “vergognosa”.. L’iniziativa, è stata promossa e voluta per stimolare i giovani studenti ad un confronto-dibattito sull’inquietante e preoccupante fenomeno del femminicidio. E così è stato. L’apertura dei lavori, è stata caratterizzata dagli interventi di saluto del sindaco Gianni Papasso, dell’assessore alla cultura, Rossella Iuele e della dirigente, Anna Liporace, che hanno messo in evidenza l’impegno delle due istituzioni nel promuovere iniziative per informare e formare le coscienze dei giovani su problematiche come la legalità, i diritti e i doveri dei cittadini e la violenza contro le donne, identificata come femminicidio. Il critico letterario, poeta e filosofo Francesco Tarantino, è intervenuto per plaudire alla missione che Francesca Gallello, porta avanti per sensibilizzare i giovani al rispetto dell’altro. Durante l’incontro, Danila Porta, ha dato lettura di alcune delle storie raccontate nel libro, suscitando molta emozione e grande attenzione. “DONNA ROSA”, edito da Albatros, è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino dal grande Dante Maffia, che ricordiamo come Poeta e saggista Calabrese considerato il più grande poeta italiano vivente oltre ad essere candidato per il Premio Nobel per la Letteratura Italiana. Donna Rosa, ricordiamo, è un libro che nasce da uno sportello rosa che la scrittrice calabrese ha creato su Facebook e dove la chat è diventata un vero è proprio confessionale nel quale donne di ogni età e paese, hanno potuto sfogare e liberare la propria anima dal peso di un grande segreto… la violenza. Il libro che racchiude molte di queste storie, è un vero e proprio documento di carattere sociale ed educativo che le scuole dovrebbero adottare proprio per stimolare i giovani a denunciare ed a educare alla non violenza. L’autrice, attraverso il profilo creato su Facebook, ha saputo essere amica silenziosa e consigliera per oltre 200 donne che ogni giorno le chiedono aiuto e consigli, ma anche semplicemente una parola di conforto. “Denunciare sempre”, questo ha detto ad alta voce la scrittrice, ricordando che il silenzio uccide la dignità. Ricco di spunti il dibattito-confronto tra gli studenti e la scrittrice, domande attente e mirate che hanno avuto altrettante risposte. “E’ emozionante per me, ogni volta che, invitata nelle scuole, mi sento chiamare a gran voce “DONNA ROSA” e sentire i giovani studenti che mi chiedono delle protagoniste delle varie storie contenute nel libro, mi chiedono di Anna, di Paola, di Laura, e vedere e capire che hanno letto il libro e che questo li ha coinvolti emotivamente, mi da grande gioia. “ ha detto la scrittrice Gallello, ormai Donna Rosa è diventato un simbolo della non violenza, un simbolo importante che invita a non arrendersi e a dire basta con la violenza.