La solenne cerimonia è stata ufficializzata con l’antico rituale, dal Commendatore Cav. Enzo Valente e il Gran cerimoniere Cav. Luca Templari, con il Cancelliere Cav. Maria Rosa Pugliese. Alla cerimonia era presente il Maestro dell’Ordine del Gran Priorato d’Italia Cav Stelio Venceslai, il Vicario del Gran Priore Cav. Filippo Grammauta. I Gran Ufficiali dell’Ordine Donata Merli, Luca Templari, Domenico Pelino, Gianfranco Palmieri, Giuseppe Miceli ,i Commendatori Cav. Graziella Gaccetta, Cav. Antonino Caravetta, tantissimi Cavalieri e Scudieri e Cavalieri Onorari, che con il Loro apporto hanno reso sentita la cerimonia che si è svolta, come dicevamo in un’atmosfera suggestiva. All’evento hanno partecipato tantissime persone che con vivo interesse hanno assistito all’evento. Dopo la recita del motto dei Templari “Non Nobis Domine Non Nobis Sed Nomini Tuo Da Gloriam” sono stati insigniti dalla carica a Cavaliere Amalia Manno e Maria Tridico e lo scudiero Marco Spinella con i loro padrini Lilian Cabral e Maria Rosa Pugliese, in seguito c’è stato le nomine a Cavaliere Ufficiali di Commenda. Suggestiva è stato il giuramento dei postulanti recitando la Preghiera di Fedeltà Templare. Nel corso del rituale dell’ allocuzione, il Commendatore Valente spiegava che “l’obiettivo è risvegliare i valori della Cavalleria, oramai dimenticati e sommersi dal qualunquismo. ,il Cavaliere Templare di oggi è un Cavaliere nelle azioni, nella comunione d’intenti, nei sentimenti di Fratellanza verso i propri fratelli e sorelle dell’Ordine, è una persona di buona volontà di cui sono provate le doti morali e professionali.” Il Maestro Stelio Venceslai, il quale ha supervisionato la cerimonia del Capitolo con la sua esperienza, ha tenuto l’allocuzione sul tema della Fratellanza ,trasmettendo fortissime emozioni e sensazioni”. ha fatto rivivere il luogo dei lavori Capitolari spiegando i contenuti simbolici, e rivolgendo un ringraziamento al Valente per l’impeccabile organizzazione dell’intero evento e tutta la Commenda. I lavori rituali si sono conclusi con la recita dell’estratto del salmo 115 ,a cui faceva seguito la sospensione dei lavori Capitolari, con la consueta “Agape Fraterna” con cibi mediterranei e medievali.