Nell’ultimo anno, a seguito alla recrudescenza del fenomeno delle truffe agli anziani, la Questura di Cosenza ha avviato una mirata attività sia in via preventiva ( con incontri di Funzionari di P.S. presso le Parrocchie ed i Centri Anziani, durante i quali sono stati spiegati il modus operandi dei truffatori e, nel contempo, dati consigli su come gli anziani si sarebbero dovuti comportare), che repressiva ( con attività d’indagine della Squadra Mobile). (GUARDA IL VIDEO)
Nella mattinata di ieri, 19 novembre 2016, a conclusione di un’indagine durata 4 mesi, sono state tratte in arresto due persone ( un uomo ed una donna), mosciaro Armando cl. 77, pregiudicato, SALERNI Antonella cl. 68, pregiudicata, dedite ai furti e truffe nei confronti degli anziani. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile su esecuzione di una misura cautelare ( arresti domiciliari), richiesta dalla Procura della Repubblica di Cosenza.
Non escludendo che gli arrestati possano essersi resi autori di altri reati nei confronti di persone anziane, il Procuratore della Repubblica di Cosenza ha chiesto la diffusione dei video e delle foto raffiguranti gli stessi al fine di eventuali riconoscimenti da parte di altre parti offese.
Il metodo è stato messo in atto dai due arrestati con maestria e dovizia di particolari, essendo state “studiati” precedentemente i movimenti e le abitudini delle vittime. Infatti i due approfittavano della loro condizione di “solitudine” (in due circostanze nelle abitazioni non vi erano altri congiunti), di disabilità fisica ( in un caso la vittima viveva con il marito colpito da grave disabilità fisica ) e di problemi di memoria .
Con questi presupposti i due agivano, entrando nelle abitazioni e una volta all’interno, approfittando della gentilezza degli anziani padroni di casa ( che probabilmente in quel momento, sono anche contenti di aver ricevuto una visita) rubavano soldi ed oggetti in oro.
In altre circostanze fermavano le vittime per strada e presentandosi come appartenenti alle Forze dell’ordine offrivano la loro disponibilità ad accompagnarli a casa e nel tragitto rubavano catenine d’oro o portafogli.
Vittima : T.A. di 76 anni
In data 5 settembre SALERNI si introduceva all’interno dell’abitazione di T. A. La SALERNI si presentava come la moglie di un Questore e si offriva di accompagnarla a casa, in modo da carpirne la fiducia la fiducia. La vittima consentiva l’ingresso nella sua abitazione offrendole ospitalità. In seguito, dopo aver indotto la anziana signora a togliersi dal collo una catenina in oro ed averle sfilato un paio di orecchini, rappresentandole che non era prudente indossare oggetti di oro e rassicurandola che avrebbe riposto tali gioielli nella stanza da letto. In realtà si impossessava dei gioielli e di una somma di denaro custodita all’interno della borsa.
Vittima : P.A. di 81 anni
Lo scorso 15 settembre si presentava negli Uffici della Squadra Mobile la signora P.A.
per denunciare un furto all’interno della sua abitazione, avvenuto due giorni prima.
La donna precisava che , mentre si trovava all’interno della sua abitazione, insieme al marito, reduce da un delicato intervento chirurgico, riceveva la visita di due persone ( un uomo ed una donna) che appena entrate nell’appartamento si appropriavano, con mezzi fraudolenti, di diversi gioielli preziosi. Precisamente la SALERNI giustificava la presenza con l’intenzione di effettuare una visita di cortesia , in tal modo carpiva la fiducia della vittima, che consentiva l’ingresso nella sua abitazione offrendo loro ospitalità. Nei momenti successivi , la SALERNI si intratteneva con l’anziana signora, il MOSCIARO- rappresentando la necessità di andare in bagno- si recava nella stanza da letto e si impossessava di un orologio di valore, tre bracciali in oro massiccio, quattro paia di orecchini, due spille in oro, un girocollo in oro, una fede nuziale, sottraendoli da un cassetto del comò.
Vittima : B.A. di anni 84
In data 20 agosto la SALERNI si è avvicinata ad un’altra donna anziana B. A., presentandosi come appartenente all’Arma dei carabinieri. Nella circostanza , prospettando alla vittima la presenza di persone sospette, le offriva la disponibilità ad accompagnarla ad effettuare acquisti all’interno de un minimarket. In questo modo ne carpiva la fiducia e la vittima consentiva alla SALERNI di sfilare le due catenine che aveva al collo , riponendole nella borsetta, prospettando la sussistenza di ragioni di sicurezza che sconsigliavano di indossare preziosi. Successivamente la donna anziana si è accorta che le due catenine non si trovavano nel borsellino, qa questo punto interveniva MOSCIARO ( che fino a quel momento aveva svolto le funzioni di “palo”) il quale riferiva alla vittima che l’avrebbe aiutata nella ricerca delle catenine, simulando di avvisare i suoi parenti al fine di tranquillizzarla. Infine la SALERNI invitava la vittima a cercare le catenine all’interno della busta della spesa, e, dopo averla rassicurata circa il ritrovamento dei preziosi, chiudeva la busta con un gesto fulmineo ed accompagnava la persona offesa presso la sua abitazione, allontanandosi dopo essersi impossessata delle due catenine.
Vittima : T.A. di 83 anni
In data 24 agosto MOSCIARO e SALERNI , simulando una pregressa conoscenza con anziano, D. F., al fine di carpine la fiducia , offrivano la disponibilità ad accompagnarlo presso un esercizio commerciale con la loro autovettura. Allorquando la vittima prendeva posto sul sedile posteriore del veicolo, il MOSCIARO si impossessava con destrezza del portafoglio custodito all’interno del borsello, che la vittima aveva riposto sul sedile.