Per chiunque decida di fare una bella passeggiata autunnale sulla spiaggia dei Comuni di Gizzeria, Falerna o Nocera, di certo da qualche tempo ormai si impone il rischio e l’avventura che ciò comporta, a dispetto magari del romanticismo che in genere si associa a queste occasioni, piuttosto che l’entusiasmo magari di fare un po’ di sport all’aria aperta.
Già, perché di spiaggia tra i comuni citati ne resta veramente poca, ancor meno dopo gli eventi atmosferici e le conseguenti mareggiate dei giorni scorsi. E siamo ancora all’inizio, perché di altre mareggiate nel corso del prossimo inverno possiamo star certi che ce ne saranno altre.
Questo problema non può non inserirsi in un contesto ormai molto più ampio e oggi di certo non più ne rinviabile ne trascurabile, che è quello della tutela (in emergenza) del nostro patrimonio ambientale ormai drasticamente compromesso dagli eventi naturali, molte volte associati all’ incuria e alla negligenza umana.
E poi non ci resta se non la conta dei danni, troppi, insostenibili per delle amministrazioni comunali spesso lasciate da sole dalla Regione Calabria, quando invece era il momento della programmazione e del finanziamento degli interventi di prevenzione e di salvaguardia.
E’ lo stesso circolo vizioso che si ripropone puntualmente ogni anno quando a luglio passa Goletta Verde sui nostri mari e si accende lo scandalo quando ormai siamo già tutti coi piedi in acqua.
Allora forse è il momento di decidere bene se vogliamo crescere e imparare dalle esperienze che si stanno verificando ormai in tutti il territorio nazionale, oppure se preferiamo compatirci e piangerci addosso quando ormai si perde ricchezza e opportunità di sviluppo nei nostri territori.
Necessaria e non più procrastinabile è l’intervento della Regione, senza scusanti, senza più cavilli né opportunità perdute o treni ormai passati.
Se allora questo è il momento di correre che sia corsa per tutti, Regione, Comuni e cittadini. Valida e efficace resta la proposta fatta a settembre dall’Adiconsum Regionale di insediare presso la Regione Calabria una cabina di regia e quindi un tavolo permanete in grado di monitorare, programmare e intervenire con azioni concrete e immediate, capaci di tamponare le criticità e le emergenze ma anche di sanare tutti i danni che nel corso degli anni il disinteresse della politica ha prodotto sulla nostra terra e sui nostri mari.