Altra occasione mancata per il territorio crotonese. Era l’anno di grazia 1996 e l’allora assessore provinciale al Turismo e alla Riserva Marina annunciava la realizzazione, all’interno della famosa fortezza aragonese di Le Castella, di un Osservatorio oceanografico. Secondo le intenzioni dell’amministratore, l’opera avrebbe dato l’opportunità di “rendere il castello fruibile e farlo diventare un’attrattiva turistica allestita con acquario e laboratori e un punto di riferimento alla ricerca scientifica.” L’Osservatorio, insomma, sarebbe stato “indispensabile per la sopravvivenza della Riserva Marina di Capo Rizzuto, prima in Italia ed unica in Calabria nel cui habitat sono custodite specie ittiche rare e vegetazioni quasi estinte.” Beh, a quanto pare di Osservatorio oceanografico neanche l’ombra. Ci piacerebbe essere smentiti se l’opera è stata realizzata magari in altre forme, dimensioni ed altri obiettivi. E dire che l’Osservatorio non è una cosa da nulla, serve a studiare, monitorare l’ambiente marino e quello circostante soprattutto in una terra come la nostra soggetta a fenomeni erosivi della costa. Ed ancora. L’intervento previsto nel Programma operativo plurifondo ’94-’96 della Regione prevedeva la realizzazione di altre strutture collegate all’Osservatorio quali: il Centro direzionale della Riserva, laboratori, un centro didattico e di divulgazione, un acquarium, una biblioteca specializzata e un museo delle attività marinare. Che dire? Altra occasione mancata o c’è una spiegazione a riguardo? Smentiteci! Dateci chiarimenti!
E per fortuna che Le Castella non conosce limiti alla sua attrazione turistica per il suo incantevole paesaggio, per il suo Castello accogliente e discretamente attrezzato anche per ospitare manifestazioni culturali. Il flusso turistico continua ad essere incessante.
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