A tavola non solo i classici internazionali della cucina italiana, ma una selezione autentica di ricette regionali e cosentine in particolare. Una vera novità per gli spagnoli che approcciano una terra dal gusto unico e tutta da scoprire.
Si chiama “Più Trentanove” il ristorante nato nella capitale spagnola per volontà di una coppia amante della cucina (lui argentino e lei calabrese) i quali hanno scelto alla guida della cucina lo chef cosentino Manfredi Bosco.
Nasce così il progetto gastronomico che propone a Madrid la cucina italiana regionale con una sezione dedicata alla Calabria, accanto ai classici della tradizione italiana. Avvalendosi di prodotti direttamente importanti dal ristorante attraverso un’accurata selezione delle aziende Manfredi Bosco ha l’obiettivo di promuovere la scoperta delle tradizioni culinarie regionali e tutelare la vera cucina italiana spesso ¨mal comunicata’ all’estero. In carta al Più Trentanove un menù specifico è totalmente dedicato alla Calabria e, in particolare, alla cucina cosentina, vera novità per gli spagnoli.
I madrileni si siedono a tavola e degustano le polpette di melanzane, pasta e patate alla tiella, tanto quanto il mezzo fusillo con ‘nduja e ricotta salata alle alici in tortiera, che permettono di esaltare i sapori della Calabria e stimolano la curiosità verso una terra tutta da scoprire.
Manfredi Bosco, dopo una carriera tra Londra, Milano, Capri e Roma, incontri lavorativi con Carlo Cracco, Oliver Glowig, approda un anno fa in Spagna a Madrid, partecipa come chef in diversi eventi diretti alla promozione della cucina italiana e vince il primo premio del Concorso di cucina creativa Madrid fusion – unico italiano tra chef spagnoli.
«Sono molto orgoglioso di aver raggiunto il primato di portare la cucina calabrese in Spagna – dichiara Manfredi – mi fa piacere che attraverso il mio lavoro si possa far conoscere un territorio così bello con i suoi prodotti e sapori. Spero di poter presto portare gli spagnoli in Calabria invitandoli a qualche evento culinario che sia la scusa per scoprire il nostro territorio».