C’è anche Cosimo Donato, di 38 anni, ritenuto l’omicida del piccolo Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso e bruciato in auto il 16 gennaio del 2014, a Cassano allo Ionio, insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla compagna marocchina di questi Ibtissam Touss, tra le persone indagate nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari che ha portato all’arresto di nove persone per associazione per delinquere ed altri reati da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza nell’ambito dell’operazione “Polihedron”. Donato, per il quale di recente è stato chiesto il rinvio a giudizio per l’omicidio di Cocò, è già detenuto. Nell’inchiesta, coordinata dal Procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, é coinvolta anche la moglie di Cosimo Donato, che avrebbe fatto da tramite tra il marito detenuto e gli altri componenti dell’organizzazione criminale. Contestata l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di vari reati.