E’ stata inviata dalle Acli Terra provinciali di Crotone una richiesta alla Regione Calabria, in cui è stato chiesto il ripristino delle competenze degli uffici territoriali in seguito al procedimento adottato dal dipartimento Agricoltura, nel fare istruire le varie domande relative ai bandi Psr riguardanti le misure Agroalimentari/benessere animale/indennità compensative in province diverse dall’ubicazione delle aziende dislocate sui territori. Dal mese di dicembre infatti, le domande comunemente lavorate dai Caa territoriali, hanno subito un cambio di rotta nelle istruttorie in quanto: se fino a fine novembre 2015 le domande venivano istruite nella propria provincia dagli uffici territoriali, con l’avviarsi dell’anno nuovo la ridisegnazione delle competenze zoonali ha fatto si che gli operatori delle associazioni di categoria, per eventuali chiarimenti relative ad esse, dovessero interagire obbligatoriamente con gli uffici delle altre province (Crotone corrispondenza Palmi).
“Tale provvedimento regionale ha generato una disfunzione negli uffici territoriali considerato che il continuo confronto con gli uffici regionali di altre province porta a un rallentamento nella lavorazione delle pratiche e nell’ istruttoria delle domande” dichiara il presidente del Circolo Acli di Strongoli Michele Rodi in una nota che vuole essere, così come la richiesta protocollata, spunto di riflessione per la Giunta Regionale. “Ciò che si chiede” continua Rodi “è il ripristino delle competenze territoriali provincia per provincia così da semplificare e garantire una procedura di lavorazione snella finalizzata al soddisfacimento delle esigenze degli utenti. Il presidente della regione Calabria Mario Oliverio ha dimostrato sensibilità ed impegno nel settore agricoltura e l’avvio della nuova programmazione regionale ne sono una tangibile prova. Ciò che come associazione di categoria ora ci aspettiamo è un’ulteriore apertura nel convergere degli interessi del mondo agricolo e degli imprenditori fin troppo martoriati dalla burocrazia”. Le Acli Terra provinciali hanno chiesto al Presidente Oliverio anche la revoca della delibera di giunta dove si paventa l’ intenzione dell’esecutivo nel trasferire le competenze e i servizi degli uffici UMA territoriali ai CAA. I carichi di lavoro che vengono imposti dalla regione Calabria non sono in accordo con le nostre esigenze. Le mansioni maturate negli anni dal personale nel settore di tali uffici, risulta non gestibile dagli sportelli CAA, in quanto, la richiesta dell’ utenza si articola in più fasi dell’ anno andando a invalidare gli sportelli in fasi cruciali di compilazione delle varie domande di aiuto già complicate nella compilazione per i ripetuti e costanti malfunzionamenti del sistema SIAN. “L’occasione è utile, conclude Rodi, per invitare la giunta regionale ad avere maggiore attenzione verso gli sportelli territoriali UMA”.