Alla luce degli ultimi avvenimenti relativamente all’Aeroporto di Crotone, e per ultimo l’emissione di un decreto di sequestro preventivo della Sagas spa (società di gestione dell’aeroporto Sant’Anna di Crotone), è evidente che l’incertezza circa il futuro dell’Aeroporto è considerevolmente aumentata. Ricordiamo che attualmente l’aeroporto Sant’Anna è operativo grazie all’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale di Crotone dopo il fallimento della Sant’Anna spa, in attesa di un piano industriale per rilanciare lo scalo. Quello che è paradossale è che, nonostante gli aumenti imponenti dei passeggeri registrati nell’ultimo anno (che dimostrano che ci sono le condizioni ottimali per gestire con tutta tranquillità lo scalo) si finisca sempre e comunque a discutere di difficoltà, crisi, fallimenti e possibili chiusure e soppressione di voli. A ciò, di conseguenza, si aggiunge lo stupore di tutti su come strutture importanti e cruciali scome questa siano gestite in modo scellerato, irresponsabile e sfaccendato.
Sarebbe quindi auspicabile una maggiore attenzione nei riguardi di una struttura che, è ormai chiaro, è fondamentale per l’intera fascia ionica calabrese, che da e per Crotone ha visto centinaia di migliaia di persone sfruttare i vettori per raggiungere le località estive e che, se si prospettasse realmente la chiusura dell’aeroporto, dovrebbero con ogni probabilità tornare a ripiegare verso lo scalo internazionale di Lamezia Terme, distante quasi due di viaggio. Dunque una catastrofe per una Regione (ed una Provincia in particolare) che già vive in uno stato di perenne e costante crisi. Per ovviare a tutte le difficoltà attuali, come già più volte sostenuto, l’unica soluzione ottimale rimane a nostro avviso la costituzione di una società unica regionale che gestisca i tre aeroporti assicurando di fatto a tutti i calabresi la giusta mobilità. Non è più possibile assistere a questa telenovela dove da Crotone, pur in presenza di un’ottima struttura, si paventa un giorno si e l’altro pure la chiusura dello scalo. E’ ora di finirla con i soliti campanili che non portano nulla di buono. Siamo in un momento di crisi profonda e purtroppo contano i numeri. Una governance unica del nostro sistema darebbe più sicurezza a tutti i dipendenti che entrerebbero in un sistema operativo regionale con oltre due milioni di passeggeri. La governance unica, stabilita da una norma regionale, potrebbe dunque assicurare i voli essenziali e la giusta sicurezza per i lavoratori. Auspichiamo quindi che i nostri Amministratori regionali e locali si sveglino da questo letargo ed inizino ad operare fattivamente per l’interesse del Territorio. Speriamo quindi in un lieto fine.
Salvatore Lucà