A seguito di indagini patrimoniali – coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto presso la D.D.A., Dott. Vincenzo Luberto e dal Sostituto Procuratore della D.D.A. di Catanzaro, Dott. Domenico Guarascio, la Guardia di Finanza di Crotone ha sottoposto a sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, un patrimonio di circa 21 milioni di euro, nei confronti di C.F.A., ritenuto, per le frequentazioni ed i riscontri emersi nelle varie attività d’indagine, “espressione economica” della cosca Arena, per uno specifico settore di affari illeciti ovvero quelli legati all’imprenditoria con particolare riferimento al percepimento di contributi pubblici.
BENI SEQUESTRATI – Nello specifico, l’esecuzione dell’atto giudiziario ha portato al sequestro da parte delle Fiamme Gialle dei seguenti beni: Partecipazioni in 13 società di capitali ubicate in Calabria, Lombardia e Toscana, aventi per oggetto sociale l’attività nautica/cantieristica, immobiliare ed alberghiera; Complesso turistico-ricettivo a Isola Capo Rizzuto, con annessa azienda agricola, estesa su sei ettari e 2 opifici con Categoria D/1; 3 immobili di natura residenziale, a Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cotronei; Terreno edificabile di circa mq. 43.000, ubicato in località Le Castella a Isola Capo Rizzuto, antistante il porticciolo turistico. Due autovetture e un quad; 4 assicurazioni sulla vita per un valore di oltre 1 milione di euro; un esercizio commerciale (bar) a Isola Capo Rizzuto. Il Tribunale di Crotone, nel decretare il sequestro dei predetti beni il cui valore complessivo è stimato per circa 21 milioni di euro, ha fissato la discussione sul merito della proposta all’udienza del 22 settembre 2016 per il prosieguo, ai fini delle autonome valutazioni delle autorità competenti, circa la confisca, quale epilogo finale dell’illecito arricchimento.