Nonostante una prima settimana fortemente condizionata dalla pioggia, il torneo di Wimbledon è riuscito ad allineare i tabelloni regolarmente agli ottavi di finale, ma per la quarta volta nella sua storia ha dovuto ricorrere ad una giornata extra di incontri per permettere agli organizzatori di rispettare il programma originale. La domenica intermedia, infatti, tradizionalmente dedicata al riposo, è stata sostituita da una giornata in più di match per la gioia dei tanti appassionati.
Il terzo turno del torneo maschile ha offerto quella che da qui alla fine sarà senza dubbio la più grossa sorpresa di questa edizione: Novak Djokovic non potrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno e, di conseguenza, non potrà eguagliare Don Budge e Rod Laver (l’unico a riuscirci due volte) nella conquista del Grande Slam. Dopo il ko all’esordio a Montecarlo, il serbo numero 1 del Mondo ha mostrato ancora una volta di non essere quel giocatore imbattibile ammirato nel 2015 ed è stato eliminato in quattro set dall’americano Sam Querrey. Nella parte alta del tabellone, dunque, tutto fa pensare che sarà Roger Federe a raggiungere la finale. Lo svizzero, che non ha ancora perso neppure un set, insegue quel 18° Slam che potrebbe arrivare a coronamento di una carriera immensa. Ma se i pronostici verranno rispettati, in finale dovrà vedersela con Andy Murray, il giocatore accreditato in questo momento delle maggiori possibilità di successo. Lo scozzese, testa di serie numero 2, ha vinto i suoi due Slam con Ivan Lendl in panchina e dopo la separazione dal coach Amelie Mauresmo, ha ripreso a collaborare proprio con l’ex cecoslovacco. Attenzione, dunque, a corsi e ricorsi.
Se in campo maschile l’uscita di Djokovic lascia vive le speranze di molti, in quello femminile era e resta Serena Williams la grande favorita. Sconfitta in finale agli Australian Open da Angelique Kerber e al Roland Garros da Garbiñe Muguruza, l’americana numero 1 del ranking WTA va a caccia del primo titolo Slam della stagione ma, soprattutto, del 7° a Wimbledon. I pericoli più grandi arrivano dal basso dove, sulla carta, è la rumena Simona Halep la maggiore accreditata ad andare in finale. Ma attenzione anche all’altra Williams, Venus, che ai Championships ha già trionfato 5 volte.
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