Nel corso del 2015, uno storico documento che appartiene alla Calabria ed in particolare alla Chiesa di Rossano, è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità ed inserito tra i 47 nuovi documenti del “Registro della memoria mondiale”. Sto dicendo del Codex Purpureus Rossanensis, un manoscritto onciale greco risalente al VI secolo e che contiene un evangeliario con testi di Matteo e Marco. “Purpureus” perché scritto su fogli di pergamena rossi di particolare interesse storico, paleografico e soprattutto religioso. Il libro, 376 pagine e cioè 188 fogli, detto anche “Rossanensis”, è uno dei sette codici miniati orientali esistenti in tutto nel mondo: tre sono in siriaco e quattro in greco. Da secoli è custodito nella Cattedrale della Madonna Achiropita di Rossano e qui vi tornèrà a breve dopo un periodo di assenza per i dovuti restauri.
Attorno al prezioso Codex, negli anni, si è detto e scritto tanto ed innumerevole è la pubblicistica che lo riguarda e l’ultimo, in ordine di tempo, è il libro “L’imperatrice Teofano e il Codex”di Gennaro Mercogliano, pubblicato da Ferrari Editore. La principessa bizantina Teofano, sposa di Ottone II e imperatrice del Sacro Romano Impero, una delle personalità più intriganti della storia europea, secondo studi acclarati, nel 982, dalla corte imperiale di Bisanzio, si è portata a Rossano. A questo soggiorno si fa risalire la traslazione del prestigioso Codex Purpureus Rossanensis, come regale dono della Corte bizantina. La pubblicazione del Mercogliano, che verrà presentata il prossimo sabato 25 giugno, h.18, a Rossano nella Sala Rossa di Palazzo San Bernardino, è indubbiamente uno studio approfondito e ricco di dati che apre le porte a nuove ricerche sul Codex Rossanensis e la conoscenza della civiltà bizantina in Calabria. Alla presentazione del libro, alla presenza dell’arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano, è prevista una lectio brevis di Filippo Burgarella, docente di Storia bizantina presso l’Università della Calabria, lo stesso che nei giorni scorsi presso il Museo della Certosa di Serra San Bruno ha parlato di San Bruno e il Beato Lanuino. Interverranno, inoltre, lo stesso Autore, gli storici Crescenzo Paolo Di Martino e Franco Joele Pace, e l’Editore Settimio Ferrari.