Qualche tempo fa lo scultore Gaspare da Brescia ebbe a dire che “pagare per avere un gadget è un atto di vandalismo culturale senza precedenti. Stiamo pagando per avere una riproduzione in resina. Una statua industriale che solo chi non conosce bene la cultura poteva comprare. Un’operazione stupida e senza senso”. Ed ancora: “Crotone non ha bisogno di dire di avere una statua uguale ad una esposta al Louvre perché la sua storia è superiore ad una copia di plastica.” Insomma, concludeva Da Brescia, “una mostra fotografica ad omaggio sarebbe stata una mossa intelligente.”
Sto dicendo della statua del Milone di Crotone posizionata davanti all’ingresso dell’omonimo palazzetto dello sport di via 4 Novembre del capoluogo ed inaugurata, in pompa magna nella mattinata del 27 maggio, dall’Amministrazione comunale e alla presenza di autorità militari e uomini dello sport. Beh, un altro monumento che non piace! Nel novembre dello scorso anno è stata realizzata, e posizionata nella centrale piazza Pitagora, un’installazione, a ricordo del Filosofo di Samo, rappresentata da otto sagome marmoree, uguali, rotanti attorno ad un perno d’acciaio, che ricordano la Scuola d’Atene di Raffaello. Bene! Questa fu subito battezzata con nome di mini antenna parabolica. La statua de “La morte di Milone di Crotone, scolpita nel 1682, potrebbe anche piacere, per carità, ma quel che non si digerisce è che sia una riproduzione in resina, o in plastica come qualcuno vuole, e che si sia scomodato nientemeno che il grande Museo del Louvre di Parigi, come se a Crotone e in Calabria non ci fossero valenti scultori. Beh, che dire? Siamo di fronte ad “un’operazione stupida e senza senso” ed…elettorale!