I Carabinieri di Petilia Policastro, comandata dal Tenente Felice Bucalo, hanno voluto segnare con vigore la loro presenza nell’area del comune di Roccabernarda, territorio ultimamente messosi in evidenza per tristi episodi delinquenziali. In risposta alla domanda di sicurezza pervenuta dalla popolazione, il comando della Compagnia ha coordinando l’impiego di una pattuglia per ogni Stazione dell’Alto Marchesato, nonché uomini e mezzi del Nucleo Operativo-Radiomobile, per un totale di 12 macchine e circa 30 uomini. Dalle 18 e fino alla tarda serata tutte le strade di accesso al paese sono state presidiate con posti di controllo e personale dell’Arma in divisa. Oltre al controllo della circolazione e al rispetto del codice stradale, è stata posta particolare attenzione all’individuazione di soggetti pregiudicati, per un totale di 65 persone identificate, 45 veicoli fermati, alcuni dei quali perquisiti. Contemporaneamente altri militari davano luogo a 7 perquisizioni locali, tra abitazioni private ed esercizi pubblici, riconducibili a soggetti titolari di precedenti di polizia.
MAXI MULTE – In questa occasione due cittadine di Roccabernarda, di cui una già pregiudicata e recidiva, sono state denunciate per furto aggravato di energia elettrica avendo effettuato allacci abusivi alla rete pubblica. A quanto detto si aggiunge poi l’intervento di personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (il NAS) di Cosenza che ha operato verifiche tra i locali di piazza Aldo Barbaro, spazio centrale della vita del paese. Tre esercizi sono stati colpiti da sanzioni amministrative, avendo violato norme inerenti la sicurezza e salute dei consumatori. Il primo bar, in via Guarasci, ha visto disporre la sospensione-chiusura del deposito, nonché multe per un valore complessivo di 21 mila euro. In un secondo bar, in via Fischia, sono state riscontrate due violazioni dell’importo di mille euro, che si aggiungono all’ulteriore ammontare di 440 euro dovuti alla contestazione anti-fumo, per un totale di 2.440 euro; un circolo ricreativo, in via Del lavoro, per simili violazioni, ha visto imporsi il pagamento complessivo di euro 3.440 euro.