“Voglia di vincere”. Questo il nome scelto da una nuova associazione nata nella città di Melissa. Un’associazione costituita nel gennaio scorso e che dovrà aspettare i 180 giorni necessari per potere essere iscritta nel registro delle onlus. Si occuperà di disabilità, soprattutto l’autismo, considerato la concomitante presenza di un bambino autistico nella famiglia della presidente, la Sig.ra Sabrina Strancia. Prima ancora di avviare il proprio sogno associazionistico, il 2 aprile scorso ha avviato una campagna di raccolta fondi, per rendere funzionale la struttura che il Comune di Melissa e il Sindaco, Gino Murgi, sensibili all’argomento, hanno messo a disposizione dell’associazione. Ma occorrono risorse per la ristrutturazione, per renderla funzionale e accogliente per i bambini affetti da questo disturbo, ed allora, la presidente, si arma di buona volontà e inoltra più di cento mail ad aziende, imprese, imprenditori, cercando “aiuto economico” per il progetto dell’associazione.
Nessuna risposta da parte di alcuno se non da parte della gente comune, di chi magari ha poco ma condivide l’idea e il progetto, da chi sente meritoria l’iniziativa. In una sua lettera la Sig.ra Sabrina, “con il cuore in mano” ha espresso parole di profonda ammirazione e ringraziamento per quelli che hanno permesso di raccogliere “683 euro” che serviranno per avviare i lavori di sistemazione della sede, ma parole di delusione per “chi non ha risposto alle sue e mail significando indifferenza in un silenzio assordante”. Nella sua lettera si legge: “Io oltre ad essere il presidente, sono la mamma di un bimbo affetto da questo disturbo e con questa raccolta fondi, attraverso il racconto della mia esperienza e la sensibilizzazione del problema sociale che investe tante altre famiglie, ho potuto verificare l’affetto dimostratomi da molti per la realizzazione del progetto. Avere l’umiltà nel cuore al giorno d’oggi non è cosa di tutti e, vi dico, che in questa campagna di sensibilizzazione ho potuto verificare più disponibilità e partecipazione da parte di chi meno ha, rispetto a chi ha di più. Sono le persone sofferenti che non hanno da mangiare i primi a seguire i disegni di Dio amando il prossimo più di se stesso. Cari lettori che siete più fortunati, continua nella sua lettera, dovreste prendere esempio da queste persone che anche in condizioni economiche modeste hanno una ricchezza nel cuore infinita.” Nella sua lettera conclude ringraziando tutti i sostenitori augurandosi di realizzare il suo sogno. Gli auguri glieli facciamo anche noi per la sua azione meritoria.