Momenti di grande tensioni ieri sera a Crotone nella popolare via Pastificio: numerosi cittadini di quella via sono infatti scesi in strada per “protestare” contro un controllo che i Carabinieri. Tutto ha inizio quando i militari hanno controllato un uomo nei pressi della Stazione dei Bus nel quartiere Gesù. L’uomo è risultato detenere una pallottola calibro 7.65 e qualche grammo di hashish. I militari quindi decidevano di effettuare una perquisizione domiciliare ma l’uomo affermava di essere domiciliato a Catanzaro Lido. Lo stesso davanti ai militari effettuava una telefonata alla figlia alla quale comunicava di non poter fare ritorno a casa, poiché a causa di un controllo dei Carabinieri da li a pochi minuti avrebbe perso il pullman per fare ritorno a casa. I militari però non si sono fatti ingannare e sono riusciti a individuare la via dell’abitazione, via Pastificio appunto a Crotone. Una volta giunti sul posto come accennato poco sopra, si è subito creato un capanello di persone, alimentato da sentimenti di non particolare disponibilità nei confronti dei militari: tutti negavano di conoscere l’uomo fermato e si lamentavano del grande impiego di mezzi e uomini giunti sul posto
Proprio quell’assembramento di persone è pero’ stata fatale: un Carabiniere con il cellulare dell’uomo fermato ha composto l’ultimo numero effettuato, quello della presunta figlia del soggetto che a suo dire si sarebbe trovata in quel di Catanzaro. Una volta composto il numero, per magia, un cellulare ha cominciato a squillare proprio a fianco del Carabiniere: era la figlia del soggetto fermato. I Carabinieri riuscivano quindi ad accedere alla casa in questione, da dove, da una finestra sul retro, immediatamente prendeva il volo, direzione cortile privato, una busta con del pane e qualche altra cartaccia che conteneva 458 grammi di hashish, pochi grammi di cocaina ed un bilancino di precisione. Al termine delle attività di perquisizione, sedati gli animi degli irriducibili vicini di casa, venivano quindi tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Scicchitano Antonio di 55 anni e la consorte Bevilaqua Rosa di 54 anni, entrambi gravati da piccoli precedenti per reati contro il patrimonio. Stamattina si è tenuta l’udienza di convalida, a seguito della quale il Giudice accertando la bontà dell’operato dei militari ha disposto l’obbliga di firma per la coppia.