La Comunità del Parco Nazionale della Sila si è riunita presso la sede dell’Ente Parco, a Lorica, per discutere delle ultime novità comunicate dal Ministero dell’Ambiente in merito alla candidatura del Parco a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. “L’Unesco ci ha informati che, su richiesta dell’IUCN e in accordo con il Ministero, verrà effettuata nei mesi a venire una missione di valutazione del sito che abbiamo candidato da parte dell’organo valutatore” – ha spiegato il commissario straordinario dell’Ente Parco, Sonia Ferrari, presente all’assemblea insieme al direttore Michele Laudati, all’assessore regionale all’ambiente, Antonella Rizzo, al presidente della Comunità del Parco nonchè sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, ed ai sindaci e rappresentanti dei Comuni che rientrano nel territorio del Parco nazionale della Sila. In seguito all’approvazione del dossier di candidatura presentato a Parigi dal Parco, che risponde ai requisiti richiesti, l’IUCN procederà, infatti, ad una valutazione tecnica del territorio oggetto d’esame e la riunione della Comunità del Parco è stata finalizzata a raccogliere proposte, suggerimenti e idee per organizzare in rete tutte le azioni necessarie a valutare e risolvere eventuali criticità ambientali sul territorio.
Nella fattispecie, durante l’assemblea si è puntato l’accento sulla questione relativa alla pulizia straordinaria e aggiuntiva del territorio. “Non dovrà essere un intervento spot – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo durante l’assemblea – ma un intervento coordinato, straordinario, oltre l’ordinario, che venga poi normalizzato.” Allo scopo di organizzare, dunque, delle azioni sinergiche in questa direzione, il Parco ha sottoscritto e condiviso un protocollo d’intesa con la Regione e i suoi enti strumentali (Calabria Verde, ARSAC, Consorzi di Bonifica e Protezione civile), i Comuni, il Corpo Forestale dello Stato – C.T.A. Coordinamento Territoriale per l’Ambiente ed eventualmente anche le Prefetture, il cui obiettivo è proprio quello di trovare delle risposte comuni alle criticità ambientali del territorio legate in particolar modo ai rifiuti, attraverso, ad esempio, misure per il controllo (anche con strumenti tecnologici), monitoraggio, prevenzione, informazione utile a sensibilizzare i cittadini, le scuole, gli stakeholders del territorio coinvolto.