La giunta comunale di Scandale ha aderito all’Autorità idrica della Calabria, ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio idrico integrato (ATO), comprendente l’intera circoscrizione regionale individuata con delibazione della Giunta Regionale n. 13 del 12 giugno 2015. “Una volta che il servizio andrà a regime il costo per ogni abitanti, equivale allo 0,50 centesimi di euro ad abitanti, la quota annua, quindi, a carico del comune è necessaria per far fronte ai costi di funzionamento dell’Autorità Idrica della Calabria” afferma il primo cittadino Iginio Pingitore.
“Per momento il comune rimarrà fortemente rigido sulla questione dell’ex Soakro, poiché dopo il fallimento i curatori vogliono consegnare gli impianti di depurazione vecchi e poco funzionanti, in uno stato a dir poco disastroso, che non garantiscono il normale funzionamento. Da sindaco non me la sento affatto di creare altri disservizi al nostro paese, essendo anche autorità garante della salute pubblica in attesa della nascita del nuovo ATO, la gestione acqua a Scandale sarà direttamente gestita dall’ente, senza escludere l’ipotesi di entrare nel Consorzio dei comuni, in modo che l’utenza potrà rivolgersi direttamente al comune di Scandale. Ai miei concittadini – conclude Pingitore – in questa prima fase (diciamo vacante) del servizio idrico, chiedo di avere pazienza, quanto prima provvederemo a risolvere tutti i problemi”.