L’otto marzo ricorre la giornata internazionale della donna, definita comunemente “Festa della Donna”, per ricordare tutte le conquiste delle donne in campo economico, politico e sociale, ma anche le discriminazioni e violenze a cui erano sottoposte in passato e, in alcune parti del mondo, ancora oggi. Questa data ha un significato ben diverso da quello che il consumismo moderno ha voluto imprimergli. Le donne usano l’otto marzo per avere una giornata libera, di svago, mentre questa data, originariamente, era nata con l’obiettivo di commemorare la libertà delle donne. In questa giornata le donne escono, si divertono, ma spesso, gran parte di quelle donne, rimane “reclusa” per il resto dell’anno. Tante di esse ricevono fiori e regali dallo stesso uomo che le maltratta fisicamente e psicologicamente, le tradisce o le ignora gli altri giorni dell’anno.
Molte festeggiano questa data senza sapere neanche il perché lo fanno, per quale motivo in questa data si festeggia la donna e cos’hanno fatto per meritarlo? Quello che era nato come giorno di commemorazione per celebrare le conquiste femminili, oggi è stato completamente capovolto, tutto ciò non ha niente a che vedere con la realtà di questo giorno. Riflettendo ad alta voce mi chiedo, e vi chiedo: Serve un giorno prefissato per sentirsi donne o per ricordare di esserlo? La risposta è semplicemente NO. Ogni giorno siamo figlie, moglie, mamme, lavoratici, donne, non solo l’8 Marzo. Questa data dovremmo lasciarla solo come ricorrenza, non è una festa ma una celebrazione per le donne che riuscirono ad ottenere tutti i diritti che noi abbiamo oggi e che troppe volte diamo per scontati: Diritto al voto, uguaglianza sul lavoro, parità tra sessi e tanti altri diritti che se non fosse stato per quelle lotte, per quelle “guerre”, per quelle donne forti, probabilmente ancora oggi non avremmo. Parlo da donna, orgogliosa di esserlo, ringraziando quelle donne che hanno fatto si che io oggi possa vantare la mia libertà. Oggi mi sento di dire a tutte le donne che dovremmo festeggiare ogni giorno il nostro essere donna, senza la necessità di una data nel calendario per ricordarcelo. Fatevi belle ogni giorno, fatelo per il gusto di sentirsi tali e uscite non perché lo imponga una ricorrenza ma il gusto di passare una serata piacevole, tra donne. La mia vuole essere solo un’esortazione a prendere coscienza di qual è il nostro ruolo nella società e nella vita di tutti i giorni. Libere di sentirsi donne.
Carmela Maiolo
Vice Sindaco del Comune di Isola Capo Rizzuto