Quanto prima i curatori fallimentari dell’ex Soakro si presenteranno presso il comune di Scandale per la consegna degli impianti relativi alla depurazione delle acque e la distribuzione del servizio idrico. Un altro grave problema da affrontare con estrema urgenza dopo il fallimento della società, la situazione si prospetta alquanto incresciosa, la “patata bollente”, come il solito, cade ai sindaci delle varie comunità. “I comuni senza fondi, senza personale e mezzi adeguati – afferma il sindaco di Scandale, Iginio Pingitore – dovranno affrontare le varie emergenze idriche e soprattutto quelle di natura fognaria. I sindaci investiti della responsabilità della salute pubblica rischiano di trovarsi continuamente denunciati dopo aver acquisito impianti mal funzionanti e disastrati. Come se l’ente avesse dato in noleggio un’auto in buone condizioni e si riconsegna la stessa sgangherata, vecchia e fatiscente da non poter più utilizzarla. Che senso ha la consegna?”
“La mia posizione – continua il sindaco – è rigida e chiedo che ci sia un immediato intervento della regione, con urgenza motivata dal disastroso stato manutentivo degli impianti di depurazione, nonché dal garantire il corretto funzionamento della rete fognaria e idrica, quest’ultima fa anche acqua da tutte le parti, da qualche tempo in località Sant’Anastasia è apparsa una grossa perdita che sta allagando interi poderi, più volte segnalata e mai nessuno ha provveduto. Oggi la rete si presenta completamente priva di presidi di pronto intervento, che m’impone, comunque, di provvedere quale Autorità garante della salute pubblica, nonostante la tutela dei beni di cui sopra spetti anche all’ente di governo dell’ambito Regione Calabria che non può assolutamente tirarsi fuori. I nostri impianti sono cinque nel solo territorio scandalese saranno consegnati in pessimo stato. Un comune come potrà garantire sicurezza e salute ai cittadini con questa grave situazione? Rifiuto, pertanto la consegna d’impianti fatiscenti e non funzionanti, alcuni dei quali installati addirittura da oltre 40 anni, fuori da ogni normativa comunitaria esistente”.