La campagna elettorale a Crotone per eleggere il Sindaco e rinnovare il Consiglio è avviata. Non c’è giorno che non si annunciano da parte di partiti e movimenti politici iniziative per fare conoscere ciò che intendono mettere in essere per Crotone nei prossimi cinque anni per eliminare i guasti che l’Amministrazione uscente ha provocato a parere di chi, fino ad ora, è all’opposizione. Di parere diverso, naturalmente, amministratori uscenti e consiglieri che sostengono la Giunta Vallone. Questi ultimi, a turno fanno l’elenco di quello che è stato fatto dall’attuale amministrazione in modo particolare a proposito di certi servizi di vitale importanza come Porto e Aeroporto. Allo stato attuale del porto si parla di progetti approvati, mentre per quanto riguarda l’aeroporto si tratta di un ammalato non ancora guarito, anzi, i segnali parlano di un possibile aggravamento per la sopravvivenza. Se a questi due argomenti poi si aggiunge che Crotone non ha una stazione da più anni, la questione della società dei servizi dell’ex Provincia è quella che è: dipendenti senza stipendio da più mesi e senza alcuna possibilità di risoluzione del problema. La sanità crotonese non riesce a dare adeguate risposte a chi soffre. Insomma, un lungo elenco di cose che non vanno che, però, a parere di alcuni politici sono in via di soluzione. È quanto afferma Domenico Mellace, capo Gruppo Pd al comune di Crotone.
“L’attività messa in campo dall’Amministrazione Comunale rispetto alle due infrastrutture vitali, non solo per la città di Crotone ma per un ampio bacino della Calabria, porto ed aeroporto, dimostra l’interesse ma soprattutto la strategicità che queste rappresentano in qualsiasi programma di governo, presente e futuro.
L’attenzione specifica del Comune di Crotone rivolta alle due infrastrutture che si sostanzia attraverso atti già licenziati in Consiglio Comunale tesi da una parte a salvaguardare e rilanciare la possibilità di volare e di atterrare su questo territorio e dall’altra la scrupolosità con cui si sta osservando le linee guide del Piano Regolatore del Porto, attraverso le Commissioni Consiliari Competenti, per addivenire ad una ottimizzazione delle funzioni in esso presente e soprattutto allo sviluppo di nuove ulteriori iniziative.
E’ del tutto evidente che le due infrastrutture in un dialogo sinergico, oltre agli aspetti strategici legati al pericolo di un isolamento sempre più marcato del territorio, rappresenta una opportunità per l’idea di uno sviluppo intorno al settore turistico con risvolti economici e non solo.
E’ opportuno proseguire lungo la rotta già tracciata accelerando la costituzione della nuova società di gestione dell’aeroporto che grande attenzione ha suscitato sia nella Regione che nei comuni del crotonese.
Gli sforzi anche economici profusi, da una parte hanno consentito che ci fosse ancora la possibilità per questo territorio di poter usufruire di voli a basso costo e dall’altro di proseguire in quell’idea di sviluppo che l’amministrazione ha fatto propria.
E’ tempo di valorizzare quanto già compiuto relativamente sul porto turistico anche in considerazione della recente norma contenuta nella Legge di Stabilità appena licenziata dal Parlamento che sopprime la tassazione che il Governo Monti che aveva introdotto per le grandi imbarcazioni ponendo così in crisi il sistema turistico – portuale italiano.
Questa nuova norma consente di valorizzare e di portare a compimento tutta l’attività istruttoria già avviata dall’amministrazione.
E’ opportuno, a questo punto, che ognuno faccia la propria parte non disperdendo quanto in questi mesi è stato costruito con l’impegno delle amministrazioni e dei consigli comunali e della Regione e pertanto l’iniziativa di questi giorni presso il Governo dei parlamentari di tutti gli schieramenti può rappresentare un utile aiuto in tale senso.
Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, insieme a tutti gli altri attori, è impegnato affinché da queste due importanti infrastrutture possa nascere nuova economia e portare sviluppo per questo territorio”.
Se in tutti questi anni avessimo avuto una classe dirigente politica degna di questo nome Crotone e provincia non sarebbe tristemente diventata “la provincia più degradata d’Europa con buona pace di chi in futuro ci governerà, perchè al di la del colore politico non è questione di partiti ma di teste pensanti che all’orizzone ahinoi non si vedono.