Il 26 gennaio 1978 al 28esimo Festival della Canzone Italiana, Rino Gaetano fece il suo ingresso sul palco con una tuba nera (regalatagli da Renato Zero pochi giorni prima), un elegante frac attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica Mecap. Sul bavero del frac portava appuntata una colossale quantità di medagliette, che nel corso dell’esibizione consegnò in parte al direttore d’orchestra e in parte lanciò al pubblico. Gaetano suonava inoltre un ukulele e cantò “Gianna”. E’ questa l’immagine che tutti hanno impresso del cantautore crotonese.
LA PAROLA ‘SESSO’ – Con l’esecuzione di “Gianna”, per la prima volta a Sanremo venne pronunciata la parola “sesso”, presente nel testo della canzone. I Pandemonium entrarono inaspettatamente sul palco verso la fine della performance per cantare il coro finale della canzone, a mo’ di sketch umoristico. Gaetano descrisse così la sua esibizione sul palco dell’Ariston: “Il Festival resta una passerella e come tutte le passerelle ti offre tre minuti per fare un discorso che normalmente fai in uno spettacolo di due ore. Così devi trovare un sistema. Da parte mia, ho scelto la strada del paradosso un po’ alla Carmelo Bene”.
TERZO POSTO E IL SUCCESSO – La prima esibizione di Gaetano, così come quelle seguenti, raccolse il consenso della critica e del pubblico. Alla fine il brano si classificò terzo. Ma la canzone grazie soprattutto al trampolino di Sanremo, ottenne un grande successo, diventando una hit nelle discoteche della Riviera e rimanendo per 14 settimane nella top ten, vendendo oltre 600.000 copie. Dopo la partecipazione al Festival, la carriera antecedente di Gaetano rimase praticamente oscurata dal successo di “Gianna”: per gran parte del pubblico infatti il cantautore era noto semplicemente come “quello di Gianna”. Gaetano, in ogni caso, rimase alquanto spiazzato dalle conseguenze della sua partecipazione al Festival, tanto da pentirsi di questa sua scelta: “Sanremo non significa niente e non a caso ho partecipato con Gianna che non significa niente”.
SANREMO STORY – Da pochi giorni è stata pubblicata una raccolta di brani dei vincitori del Festival. All’interno c’è anche “Gianna”, nonostante sia arrivata terza nell’edizione del 1978. Un omaggio a un’artista mai dimenticato che manca tanto soprattutto ai crotonesi.