Gli agenti del Corpo forestale dello Stato durante un controllo ad una lavorazione boschiva in una proprietà privata nella loc. Gurgurà hanno accertato lavori eseguiti in difformità all’autorizzazione. Il presunto responsabile è stato identificato e segnalato alla Procura della Repubblica. Gli agenti del Corpo Forestale hanno notato all’interno di un’area boschiva nel territorio del comune di Roccabernarda irregolarità sostanziali nella condotta dei lavori. L’esame del progetto, approvato dalla Regione Calabria, infatti, ha evidenziato che era stata aperta una pista forestale larga 6 m e lunga circa 150 m non prevista nel progetto.
Erano state ampliate, inoltre, piste preesistenti portandole alla larghezza di 5 – 6 m. L’attività ha comportato l’estirpazione di 100 ceppaie di specie appartenenti alla macchia mediterranea e il taglio non autorizzato di 20 alberi della specie pino d’Aleppo di diametro sino a 40 cm a petto d’uomo che sarebbero dovuti rimanere a dote del bosco. Sono stati dissodati, per di più, circa 3.000 m2 di terreno saldo. I lavori sono stati realizzati in violazione all’autorizzazione già rilasciata, integrando la violazione delle norme regolamentari per il taglio di boschi (cosiddette PMPF, Prescrizioni di massima e di polizia forestale emanate dalla regione Calabria) e violazioni di carattere penale al Testo unico per l’edilizia, per l’apertura o allargamento non autorizzato di piste, e alla normativa ambientale. Dalle indagini eseguite sembrerebbe che il direttore dei lavori avesse già rassegnate le dimissioni dall’incarico per l’esecuzione dei lavori in difformità al progetto approvato. Il proprietario del terreno è stato identificato e segnalato alla Procura della Repubblica di Crotone.