I Carabinieri di Reggio Calabria, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia, hanno effettuato delle accurate perquisizioni domiciliari ai danni di alcuni esponenti della famiglia Bellocco di Rosarno, comune del reggino. In particolare in contrada Zimbario, all’interno dell’abitazione di campagna e relative pertinenze, di proprietà di Rocco Bellocco, di 63 anni, pluripregiudicato, in atto detenuto, elemento apicale della omonima famiglia di ‘ndrangheta, egemone nel comprensorio della Piana di Gioia Tauro e con salde ramificazioni nel Nord e Centro Italia ed all’Estero, individuavano e ponevano sotto sequestro un “bunker”.
All’intercapedine del manufatto, rinvenuta nel vano cucina, si accedeva tramite un pannello in mattoni a scorrimento, con congegno di apertura elettrico. Le dimensioni del rifugio, una volta avuto l’accesso, erano di un metro di larghezza, mezzo metro di lunghezza e 2,5 di altezza. All’interno erano, inoltre, presenti 3 prese d’aria ed il vano risultava fornito di energia elettrica. Data la conformazione del nascondiglio, gli investigatori sono certi si trattasse di un rifugio momentaneo da utilizzare nel caso di perquisizioni da parte delle forze dell’ordine o ancor peggio per assicurarsi l’irreperibilità nella sempre critica fase dell’esecuzione di misure cautelari. E’ ipotizzabile che il bunker sia stato utilizzato proprio da Rocco Bellocco che in passato è anche riuscito a sottrarsi a provvedimenti restrittivi dandosi alla latitanza.