“C’è chi politicamente rema contro un’opera così importante per Cotronei e per l’intero territorio della provincia di Crotone”. È questo il succo del Consiglio comunale di Cotronei riunitosi il 14 dicembre su richiesta di due consiglieri di minoranza e che aveva all’ordine del giorno la richiesta di notizie sull’iter di costruzione del complesso termale di Cotronei. Il consigliere Mario Scavelli ha illustrato, nella sua introduzione, i motivi della richiesta di convocazione dell’assise. È toccato poi al sindaco, Nicola Belcastro, illustrare l’intero percorso amministrativo che è stato messo in campo affinché si ottenesse la riclassificazione dell’area termale, sottoposta a vincolo idrogeologico. Percorso iniziato nel 2009 e continuato nel 2013.
Nel suo excursus Belcastro ha evidenziato che, a seguito delle suddette istanze, l’Autorità di bacino regionale aveva autorizzato la riclassificazione dell’area, imponendo alcune prescrizioni relative ai lavori di fondazione. Lavori realizzati successivamente dalla Provincia di Crotone, su richiesta dell’attuale Amministrazione comunale. Nel luglio 2014 – ha continuato Belcastro – il comitato istituzionale dell’Autorità di bacino, sulla scorta dei lavori fatti e collaudati dai tecnici dell’Amministrazione provinciale, ha approvato la riclassificazione dell’area, consentendo interventi di natura edilizia. Acquisiti tutti i pareri necessari, si sono avviate le procedure di gara per la realizzazione del percorso del benessere Pisl e, grazie al finanziamento della Regione Calabria, guidata dal presidente Oliverio, sono partite anche le procedure per la realizzazione dell’intero complesso termale.
A seguito di ciò, il consigliere Salvatore Chimento ha provveduto ad effettuare una serie di denunce-querele, ipotizzando presunte incongruenze nella realizzazione delle opere a protezione dell’area termale. In virtù di questo discutibile ricorso all’Autorità giudiziaria, il segretario dell’Autorità di bacino regionale, ha notificato al Comune, una nota con la quale ha sospeso il provvedimento autorizzativo. Sospensione alla quale il Comune di Cotronei ha proposto ricorso presso il Tribunale amministrativo regionale della Calabria. Belcastro, inoltre, ha evidenziato altresì, l’intenzione di avviare un’ulteriore verifica tecnica, incaricando un professionista qualificato per effettuare un nuovo calcolo idraulico dell’intera area, solo ed esclusivamente nell’interesse della sicurezza generale e della regolarità dell’azione amministrativa. I tre Consiglieri di minoranza, nel corso della discussione nell’assise, hanno ribadito le loro opinioni, non sentendosi soddisfatti della relazione del sindaco. Ma ancora una volta la replica della maggioranza è stata ferma: “Più che una discussione su quali iniziative mettere in campo per superare l’attuale empasse, la minoranza si è spesa nel celebrare un processo alla politica dell’ultimo ventennio, assolvendo solo se stessa e mettendo in campo anche una triste sceneggiata, decisamente di cattivo gusto”. Dalla maggioranza e dal sindaco sono state illustrate al meglio le situazioni in essere rispetto all’iter realizzativo delle terme, ma con fermezza è stato ribadito “l’impegno totale dell’Amministrazione comunale nella realizzazione del complesso termale, nella assoluta consapevolezza che tante saranno ancora le azioni di disturbo da fronteggiare, per raggiungere un obiettivo lungimirante e significativo per Cotronei e per l’intera provincia di Crotone”.
C’è chi evidentemente non capisce l’importanza di una simile opera a cotronei…il complesso termale e il relativo percorso del benessere può costituire motivo di rilancio dell’economia locale e dell’ulteriore sviluppo turistico dell’intera provincia.La calabria è ricchissima di sorgenti d’acqua naturale e termale e tutto ciò è sicuramente un valore che se sommato alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche,alla storia e all’archeologia,al patrimonio ambientale e monumentale e alle tante altre risorse che conosciamo così poco,può davvero diventare un motore capace di avviare una ripresa vera…sarebbe bene che i calabresi lo capissero finalmente…