Samba, canti popolari, colonne sonore di film celebri e altri brani musicali eseguiti dal complesso di strada “Otto + street band”, composto da ragazzi e ragazze provenienti da Strongoli. È la singolare protesta del Movimento Vita, che nella mattina del 28 ottobre si è riunita in piazza Montecitorio a Roma per chiedere l’ammodernamento della strada statale 106 “Sibari-Aeroporto Sant’Anna”, tristemente conosciuta come “la strada della morte”. “Parliamo di una strada costruita nel ventennio fascista come mulattiera, e tale è rimasta. Il problema è che non ci sono le condizioni di agibilità per i mezzi pesanti e ogni anno siamo costretti ad assistere a una vera e propria carneficina”, ha spiegato Ferdinando detto Nando Amoruso, presidente del Movimento Vita, da anni impegnato in questa battaglia, che a Roma si è presentato in mimetica. Per questo, ha aggiunto Amoruso, “chiediamo al presidente della Regione Mario Oliverio di formare un tavolo tecnico qui a Roma assieme al ministero delle infrastrutture, Anas e comitato tecnico interministeriale per la programmazione economica in modo da risolvere questa emergenza”. In compagnia di Amoruso erano presenti tanti cittadini calabresi e i sindaci di Melissa e Crucoli, Gino Murgi e Domenico Vulcano. “Dei parlamentari crotonesi nemmeno l’ombra” continua Amoruso “ho avuto modo solo di confrontarmi con il cosentino on. Sebastiano Barbanti che ringrazio per la sua vicinanza”.
“E’ incredibile che ad oggi chiunque si trovi a percorrere la SS106, e più in particolare il tratto vicino Crotone, tristemente noto come la strada della morte, debba farsi il segno della croce e sperare di tornare vivo a casa la sera” ci dice l’on Barbanti. “Sono anni ormai che si parla della messa in sicurezza o della costruzione di una viabilità alternativa ed invece ci ritroviamo con un Macrolotto vicino Trebisacce che ancora non si sa come costruirlo, un pezzo di strada vicino Corigliano che puntualmente diventa una piscina alle prime piogge, un tratto lungo di strada dove ormai non di contano più i fiori posti al ciglio della strada, e non vado oltre. In parlamento sono state approvate ben 3 mozioni (due a prima firma mia) che impegnano il Governo a mettere in sicurezza la strada ed assicurare la mobilità a tutto il versante ionico Calabrese da troppo tempo ignorato. Oggi sono stato con il Comitato V.I.T.A così come parlo spesso con gli altri validi e sempre presenti comitati che si battono per avere una SS106 sicura, ribadendo la mia più totale disponibilità con tutti gli strumenti che il mio ruolo mi consente di avere. Nelle prossime settimane cercherò di organizzare un incontro con il ministero competente in modo da avere risposte da fornire ad un territorio, a delle persone, a dei cittadini che reclamano un loro sacrosanto diritto”.