Rendere gli assetti istituzionali più rispondenti alle esigenze dei cittadini ed ai bisogni di sviluppo della società, nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, economicità e riduzione della spesa pubblica, e salvaguardandone nel contempo le singole identità. La Legge Delrio segna una tappa fondamentale nel processo di riordino della governance del nostro Paese, aprendo un nuovo percorso per il rilancio dei territori e valorizzando il ruolo dei Comuni grazie alle unioni e alle fusioni degli stessi, le quali, costituendosi dal basso e su base volontaria, non lederanno l’identità storica dei singoli territori. È quanto ribadisce il Consigliere Regionale Orlandino Greco (co-autore della proposta di legge sull’attuazione del processo di riordino delle funzioni amministrative a seguito della legge Delrio) in occasione della riunione per l’Unione dei Comuni Terra degli Enotri prevista per mercoledì 30 settembre alle ore 16.30 presso la sala Consiliare del Comune di Cirò.
Questa seconda tappa intercomunale, forte del consenso e dell’interesse dimostrato dagli amministratori presenti alla prima riunione operativa ed alla luce di quanto emerso nel successivo incontro in Prefettura svoltasi nelle scorse settimane a Crotone, si delinea come un essenziale tassello per l’attribuzione ai Comuni, e alle loro primarie forme associative, diverse funzioni oggi gestite dalla Provincia, garantendo continuità amministrativa ai cittadini, una giusta tutela dei livelli occupazionali e rafforzando la governance locale. Nella prima tappa Caruso aveva inoltre proposto di rendere permanente la consulta dei sindaci, da ospitare in modo itinerante nei diversi comuni del territorio. Dallo sviluppo rurale alle politiche per i turismi e della comunicazione integrata territoriale, dal governo dei rifiuti come opportunità economica e nome come emergenza alla necessità di cogliere insieme tutte le occasioni di accesso diretto ai finanziamenti europei, dal miglioramento dell’offerta dei servizi fondamentali alle popolazioni all’aumento di potere contrattuale rispetto alle istituzioni sovra comunali e ad altri territori, la strada dell’Unione dei Comuni – ha esordito Caruso – appare quella maestra da percorrere insieme; e ciò a prescindere dal rischio commissariamento alla scadenza del 31 dicembre prossimo ed anzi per recuperare finalmente la necessaria consapevolezza del protagonismo di quest’importante e produttiva area vasta della provincia di Crotone. I prossimi step saranno la modifica della bozza di statuto Anci illustrata e consegnata da Caruso agli amministratori presenti e, previo studio di fattibilità su costi e benefici relativi alla due ipotesi di unione dei comuni o di convenzione di uno o più servizi, la costituzione ufficiale entro la fine dell’anno.