“Nelle ultime settimane, tanto si è detto e scritto su mio nipote Fabio Curto, il vincitore dell’edizione 2015 di The Voice of Italy, per esaltare giustamente il suo valore come artista e la meritata vittoria. Colgo però in questo frangente, nell’occasione della mia presenza in territorio calabro e del mio recente incontro con Fabio, di esprimere le felicitazioni per quanto sta accadendo a lui e a tutta la nostra famiglia, nonché per tracciarne un breve ritratto dal punto di vista personale”. A parlare in una lettera inviata a ilCirotano è Angelo Curto, nativo di Acri (Cosenza) e residente da anni con moglie e figli a Rozzano (Milano). Si tratta dello zio (fratello del padre Elio) del giovane e bravissimo cantautore Fabio Curto, il ventisettenne di Acri trionfatore dell’ultima edizione del celebre talent di Rai 2 e “pupillo” di Roby e Francesco Facchinetti, che sin dall’inizio hanno creduto nel suo talento. Angelo Curto, attualmente pensionato, si trova da qualche settimana a Corigliano, dove ogni anno trascorre le vacanze estive in abitazione di sua proprietà. Angelo ama profondamente la Calabria, sua terra d’origine che non ha mai dimenticato.
Nelle sue parole si scorge immediatamente il senso di questa emozionante testimonianza e l’importanza del valore della famiglia per zio e nipote. “Fabio, prima ancora di essere un riconosciuto cantante di alto livello, è un ragazzo straordinario. Dotato di una profonda umanità, del senso del dovere e di tanta umiltà – spiega Angelo Curto –, ha saputo mettersi in discussione, facendosi conoscere e volere bene da tutta Italia. Ha certamente ereditato dal papà Elio, mio fratello, la passione per la musica, poiché anche lui fin da giovane ama esibirsi in un complesso locale. Tutti noi siamo rimasti a dir poco soddisfatti della sua vittoria, e ne abbiamo seguito con trepidante attesa tutto il percorso all’interno di The Voice. Nei giorni scorsi, in occasione della grande festa che la comunità di Acri ha voluto tributargli (leggi notizia), nonché della sua esibizione a Corigliano, ho avuto il piacere di incontrarlo e di trascorrere insieme a lui una serata all’insegna della serenità e della felicità, chiedendo dei suoi prossimi progetti, dei tanti impegni che ora lo attendono, delle sue aspettative. Per quello che mi riguarda – conclude Angelo Curto – con la semplicità che è propria delle ragioni del cuore, auguro a mio nipote Fabio il futuro radioso che merita”.