Ciao Alice,
per almeno dieci giorni Cirò Marina, ogni anno, era una seconda casa per te…Come poteva essere altrimenti in un posto dove la spiaggia forma una punta che ha il tuo stesso nome? Un anno fa un destino infelice, e un ubriaco alla guida di una macchina ti ha portata via. Un incosciente che non si è neanche accorto di quel che stava facendo, portava via al mondo una ragazza unica, piena di vita e con un entusiasmo trasportante. Ad un anno dalla tua scomparsa siamo ancora qui a leccarci le ferite, a ripercorrere con la mente tutte le avventure che abbiamo vissuto insieme e immaginarci quelle che non vivremo mai.
L’Estate ha cambiato profumo e non sarà più la stessa, si porterà per sempre quella sensazione strana di quando sai che ti manca qualcosa ma non sai cosa; un’attesa costante, di venirti a prendere a Lamezia Terme o sotto il ponte a Cirò. Ci manchi immensamente, e manchi anche alle spiagge di Cirò, al lungomare e ai ristoranti (eri una buona forchetta). Ci mancano persino i tuoi maldestri tentativi di imparare il dialetto cirotano! All’aeroporto noteranno l’assenza di quella valigia carica di provole, soppressate e frese…che ti sarebbero durate neanche un mese! Da un anno a questa parte “Alice” vuol dire Nostalgia (“saudade” direbbe il tuo papà), di un tempo migliore, di sentimenti che non torneranno o che se lo faranno non saranno più gli stessi, di pensieri più ingenui e vitali e di un’idea di un mondo più giusto.
Le tue bimbe calabresi…e anche i bimbi