Sono pessime le condizioni in cui versa la Ferrovia Silana, tratto tra le stazioni di Camigliatello e San Giovanni in Fiore. La rigogliosa vegetazione arborea ed arbustiva sta lentamente invadendo la sede ferroviaria (che in alcuni tratti risulta già non più individuabile), ma soprattutto tantissimi pini ed abeti che, crescendo nei pressi o all’interno della sede ferroviaria, stanno provocando deformazioni del binario e gravi danneggiamenti del rilevato su cui sono posati i binari stessi. A segnalare la disastrosa condizione al presidente della regione Calabria è l’associazione “Ferrovie in Calabria”.
“Ovviamente, il catastrofismo è una dote che non ci appartiene – affermano Roberto Galati, Vincenzo Calabrò, Francesco Lazzaro e Vittorio Lascala – infatti, per fortuna, non mancano anche i tratti di ferrovia in cui è persino difficile individuare un solo filo d’erba, specie nel tratto Camigliatello – San Nicola Silvana Mansio, dove il binario ed il rilevato risultano in condizioni buone, e basterebbe una parziale sostituzione delle traverse in legno ed una rincalzatura del ballast, per rendere nuovamente percorribile dai treni turistici la tratta in questione”. Inoltre che, per contrastare il fenomeno degli incendi boschivi nel Parco Nazionale della Sila, la Ferrovia Silana se curata e mantenuta sgombra da vegetazioni invasive e rifiuti, potrebbe rappresentare una validissima “pista tagliafuoco”. La proposta dell’Associazione Ferrovie in Calabria, perciò, riguarda la possibilità di coinvolgimento del personale di “Calabria Verde” impegnato nella cura delle aree boschive, per l’esecuzione degli interventi di disboscamento, decespugliamento e pulizia della Ferrovia Silana, con particolare riferimento al tratto Camigliatello – San Nicola Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore.