È stato condannato dal tribunale di Lodi a due anni e sei mesi di reclusione, per ricettazione, un disoccupato calabrese di 53 anni residente a Caselle Lurani (Lodi) nella cui abitazione, nell’aprile dello scorso anno, i carabinieri del comando provinciale di Lodi avevano sequestrato 110 dipinti su tela. I militari avevano anche trovato una teca in cristallo e legno dorato contenente un paio dei guanti che San Pio di Pietrelcina indossava per proteggere le stigmate.
Il procuratore capo di Lodi Vincenzo Russo aveva accertato, attraverso i carabinieri, che si tratta con tutta probabilità di una reliquia autentica, arrivata da San Giovanni Rotondo (Foggia) fino a Gallarate (Varese) attraverso una serie di donazioni. La preziosa reliquia, e alcune delle opere d’arte, provenivano dall’abitazione dell’allora parroco della Madonna della Speranza di Gallarate, che nel giugno del 2012 e nel settembre del 2013 era stata oggetto di furti, mentre il sacerdote, ottuagenario e oggi in casa di riposo, era ricoverato per brevi periodi in ospedale.