In Italia sono circa 1,3 milioni gli ettari destinati alla produzione biologica con la Calabria, terra a forte vocazione agricola, al secondo posto per produzione bio. Il dato emerge dal volume edito da Edagricole “ebuonaterrasia”, a cura di Maurizio Agostino, che vanta la collaborazione di produttori, docenti universitari e tecnici del settore. Il volume, è stato presentato nei giorni scorsi all’Enoteca Regionale di Cosenza in un evento organizzato dalla ABC, (Associazione Agricoltura Biologica in Calabria) che ha visto la partecipazione di imprenditori agrobiologici, rappresentanti di organizzazioni economiche e di associazioni nonché del mondo della politica, che si sono confrontati sul variegato mondo del biologico calabrese, oggi vera e straordinaria opportunità per l’intero sistema agricolo regionale.
“Nel 1993 erano 193 le aziende che producevano Bio – ha spiegato Maurizio D’Agostino – oggi sono quasi 7 mila.” In pratica, circa un quarto della superficie agricola calabrese è coltivata utilizzando un sistema di gestione sostenibile. “Tra la produzione bio – commenta ancora Maurizio Agostino – spicca la preponderanza dei settori olivicolo ed agrumicolo, con un’incidenza rispettivamente del 37% e del 7%. Non trascurabile anche la percentuale delle coltivazioni destinate a frutta e orticoltura, intorno al 3%.”