Non conosco, se non superficialmente l’avv. Peppino Vallone, l’ho incontrato pochissime volte e solo in occasioni pubbliche, nelle vesti di presidente regionale del Partito Democratico, partito nel quale milito, (stringendo spessissimo le chiappe – ahimé). Mi dicono abbia pregi e difetti, due cose, che accomunano la grandissima parte degli esseri umani. Qualcuno ed io tra questi, gli rimprovera, le troppe cariche accumulate negli ultimi tempi. Il suo essere refrattario al contatto quotidiano con il pubblico, non saprei dire se sia necessariamente un difetto, del resto la storia più o meno recente di questo paese, dimostra che si può essere iper-presenzialisti ed al contempo non dire comunque niente. Ad ogni modo, se c’è una cosa che francamente, mi fa ribrezzo (dal lontano 1992) è la cosiddetta anti-politica a costo zero, quella ridicola messinscena che parvenu d’assalto e conduttori di talk vari, mettono in arte per garantirsi un applauso e la riverenza, di chi non ha altri occhi se non quelli della “maggioranza” del gregge. Il sindaco Vallone, con l’appoggio dei suoi consiglieri di maggioranza, ha vinto due volte delle libere elezioni, il giudizio sul suo operato di amministratore, non spetta al dott. Giletti, semmai ai cittadini che ha amministrato (che lo abbiano votato o meno è irrilevante).
Il giudizio lo si deve dare, sull’operato di una amministrazione e non solo sul primus inter pares tra essi. Aver assistito alle giustificazioni di un consigliere di maggioranza, che dopo quasi 5 anni, ha inteso far credere, che lui povero Don Chisciotte, c’ha provato e non c’è riuscito, è stata la cosa più meschina ed imbarazzante alla quale si potesse assistere. Se il sindaco/presidente Vallone è (politicamente) colpevole, di tutto quanto lo si sta incolpando in questa settimana, e lui e solo lui, bene a quanti lo pensano per davvero o per mero calcolo o per riempire qualche paginetta di nulla, io dico meschini. Commissioni gonfiate, aeroporto, vertenze sulle partecipate, trasporti e viabilità, sanità, Capo Colonna, varie ed eventuali, sono per chi ha un minimo di dignità, il manifesto fallimento di tutti quanti hanno reso questo angoletto d’Italia un deserto, dimenticato dagli uomini e da dio (minuscolo eh). Se, per davvero esiste qualcuno che possa giustificare, anche solo per un attimo, tutti gli attori colpevoli di questo disastro, che si sono succeduti (a Roma, Catanzaro, Crotone) nell’amministrare la cosa pubblica in questi dieci anni, si alzi e lo faccia, senza offesa al senso del ridicolo ed alla verità. Se i vari Giletti, avessero a cuore questa città e questo territorio, avrebbero di che indignarsi certo, ma facendo giornalismo d’inchiesta e non caciara, scoprirebbero che Vallone è molto, ma molto meno colpevole di tanti altri.
Gianni Notaro
PD Cirò Marina