Il problema dei cani, il 27/28 marzo scorso ha registrato l’ennesimo caso di abbandono. La cosa grave è che questa volta non si tratterebbe di cani abbandonati, ma cani microcippati abbandonati. Cioè cani che erano in cura di qualcuno per poi essere lasciati sotto la pioggia lungo il litorale marino di Cirò Marina. A denunciare il rinvenimento, presso il Comando dei Carabinieri di Cirò Marina, Caterina Semerano, presidente dell’oasi canina Argo, che ci dichiara: “Giorno 27 marzo ore 10.30 circa sulle spiagge di Ciro marina, sotto una pioggia copiosa ho visto circa 20 cani spaesati e infreddoliti. Mi fermo, scendo e vedo solo cani zuppi di acqua, di taglia piccola, media e grandi”.
“Tutti dolcissimi, desiderosi di coccole. Ho procurato loro del cibo e ho controllato che non fossero feriti. Fatti sdraiare, notavo che alcuni maschi erano sterilizzati. Ho cercato di capire cosa fare, ma da solo avrei potuto fare ben poco. Facendomi aiutare comunque, sono riuscita a nel pomeriggio a recuperarne tre e portarli in salvo. L’indomani mi sono recata nuovamente in spiaggia e sono riuscita con l’aiuto di altri volontari a recuperare altri 7. Poi ho allertato l’Asp nella figura del veterinario, dott. Piscitelli, che prontamente è venuto a constatare se avevano i microchip. Fatti i rilievi e rilevati i numeri dei microchip, ho messo la sicuro cani e mi sono recata in Caserma a sporgere regolare denuncia”. A quando l’apertura dell’oasi canina a Cirò Marina?
E’ perfettamente inutile lamentare l’abbandono dei cani se poi non si rende facile ai loro padroni la gestione degli stessi. Sulla maggior parte delle spiagge italiane vige il divieto di portare i propri animali. E’ evidente che c’è una contraddizione in questo perché non si può chiedere al conduttore di tenere il proprio animale in casa quando si va a fare il bagno, e il divieto è fatto anche nei confronti dei cani da salvataggio, per i quali l’attività in mare è anche allenamento e perfezionamento dell’abilità