“Quanto trapelato nei giorni scorsi sulla stampa sulla presunta autorizzazione da parte del Dipartimento Politiche per l’Ambiente della discarica di Scala Coeli è parzialmente vero: l’arch. Orsola Reillo, storica firmataria delle mega-sanatorie sulla discarica di Scala Coeli, ha firmato l’ennesimo atto indecente sostenendo che la fossa privata di contrada Pipino rispetta le prescrizione AIA e che quindi può entrare in funzione” è quanto afferma la Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”.
“Si tratta di una tesi bizzarra e inequivocabilmente falsa: non solo la discarica non è entrata in funzione, ma non potrà mai farlo come stabilito, senza possibilità di smentita, dal Consiglio di Stato nell’aprile scorso. Non solo. Lo stesso consiglio di Stato ha da pochi giorni convalidato le ordinanze di demolizione delle opere abusive sulla strada per la discarica, per cui è giusto che i cittadini sappiano che la Regione Calabria paga profumatamente dei dirigenti che scrivono, nero su bianco, che una strada è percorribile, in sicurezza, 365 giorni all’anno, nonostante i mezzi pesanti dovrebbero passare su opere abusive a breve demolite”.