Era l’anno di grazia 1987 e il Consiglio comunale di Cutro aveva proposto di erigere in una piazza del paese un monumento dedicato ad un suo figlio illustre, Diego Tajani, giurista, ministro della Giustizia difensore di Garibaldi Personaggio di grande levatura culturale e morale per molti anni sconosciuto e dimenticato da amministratori ed intellettuali cutresi. Per la cronaca, si precisa che soltanto lo scrivente assieme ad altri giovani studenti, prima di altre successive e tardive iniziative, aveva fondato l’Associazione Culturale “Diego Tajani” e precisamente nel 1971 che si tenne in vita per poco tempo, vinta dall’ostruzionismo di giovani dell’estrema sinistra di allora che oggi ricoprono importanti cariche. L’assessore alla P.I. del tempo aveva anche annunciato alla stampa di aver dato incarico al famoso scultore Reginaldo D’Agostino di Tropea per una scultura in bronzo da posizionare poi in un angolo del centro storico di Cutro che sarebbe stato individuato col conforto delle forze politiche, sociali e dei cittadini. Siamo già a ventotto anni da quella storica decisione e Cutro aspetta ancora di ammirare il monumento bronzeo a perpetua memoria di Diego Tajani.
E vuoi veder che la stessa sorte è toccata, ormai, ad un altro illustre cutrese, il poeta e scrittore Francesco Grisi, figlio di genitori cutresi, vissuto a Roma e trapiantato da lunghissimi anni nell’umbra Todi dove oggi riposa. Nel 2009, già più di tre lustri son passati, a Cutro si è tenuta la 1^ Edizione del “Premio Francesco Grisi” che ha visto la presenza di tanti intellettuali, artisti ed autori tra i più quotati nel campo della narrativa, della poesia e della saggistica. In quella circostanza, nel giorno della premiazione e davanti ad una numerosa e qualificata platea, il sindaco della Città del Crocifisso, Salvatore Migale, aveva annunciato, non senza emozione, “presto una statua e una piazza al grande scrittore, figlio illustre di questa terra seppur vissuto da sempre fuori”. Non è dato sapere se, in questo lungo arco di tempo, sia stato incaricato dell’opera qualche artista come nella precedente iniziativa. Finora nulla! Anche questo monumento mancato! Insomma, Cutro, da Città del Crocifisso o Città degli scacchi e Città del pane, ormai par sia diventata, a pieno titolo, la Città dei monumenti mancati.