Nonostante l’immobilismo e il caos sui programmi operativi regionali 2014-2020 da parte della Regione Calabria, da Bruxelles qualcosa si muove verso Sud. È di qualche giorno fa infatti, la notizia dell’adozione del Programma operativo “Cultura e Sviluppo” riguardante cinque regioni del Sud Italia (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), che ha come obiettivi primari quelli di preservare e valorizzare i principali siti culturali, di promuoverne un uso efficiente e di consolidare il settore produttivo collegato all’utilizzazione del patrimonio culturale, favorendo l’imprenditorialità e supportando le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività.
“Il programma – spiega Laura Ferrara, Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo – disporrà di un budget complessivo di 490,9 milioni, di cui 368,2 milioni (pari al 75%) stanziati dall’UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante derivante dal cofinanziamento nazionale. La Commissione ha importanti attese da questo investimento e la Calabria non può permettersi di sbagliare. Il finanziamento è un’occasione di valorizzazione dell’esistente e non di deturpamento. Come potrebbe succedere a Capo Colonna dove fra l’altro mi recherò domani per continuare a rimanere accanto al comitato spontaneo di cittadini #SalviamoCapoColonna. Su questo caso specifico, in cui si sono utilizzati fondi europei abbiamo chiesto alla Commissione europea con un’apposita interrogazione di verificare la regolarità del finanziamento e la compatibilità dei suoi obiettivi con le finalità del progetto”.
E speriamo che dopo le assurde esperienze con la nota cementificazione si possa fare finalmente qualcosa di serio per Capocolonna. Ma si dovrà essere più vigili che mai, considerati gli scellerati interventi che sono previsti per il castello di Carlo V.
Un invito quindi a tutti per mettere un freno alle barbarie.