Continua il programma di trasformazione delle stazioni della fascia jonica in fermata. Ultima vittima del piano di “right sizing” di Rete Ferroviaria Italiana, è stata infatti la stazione di Caulonia, che a quanto pare verrà seguita da Ardore e Bova Marina nei prossimi mesi. Per il momento alla stazione di Caulonia sono ancora presenti segnali e scambi, ma questi ultimi sono stati bloccati meccanicamente, inibendo così la possibilità di effettuare incroci. “Ma un’ulteriore conferma di ciò – afferma Roberto Galati dell’Associazione Ferrovie in Calabria – ci deriva dagli importanti ritardi che accumulano i treni, in caso di anomalie alla circolazione in quel tratto di linea. In particolare, in caso di impossibilità di effettuare un incrocio a Roccella Jonica per minimo ritardo di uno dei due treni incrocianti, si è costretti ad effettuarlo addirittura a Riace, a ben 13 km di distanza: in pratica, pochi minuti di ritardo, si tramutano in un effetto domino su quasi tutta la circolazione ferroviaria. Ma la situazione peggiorerà ancora, via via che nuove stazioni verranno inibite all’effettuazione di incroci, in nome del risparmio a tutti i costi”.
“Chiediamo quindi un’immediata presa di posizione da parte degli organi regionali competenti, affinchè si blocchi il programma di ridimensionamento di Rete Ferroviaria Italiana, prima che sia troppo tardi. Del resto, non si può negare che uno dei principali responsabili di ciò, sia proprio la Regione Calabria, che negli ultimi dieci anni ha ridotto sempre di più i finanziamenti destinati a Trenitalia. Il nostro grido d’allarme – conclude Galati – è rivolto alle istituzioni, regionali ma anche locali, affinchè facciano sentire le loro voce: salviamo le stazioni della ferrovia Jonica, perchè diversamente, a breve, non solo non ci potremo più permettere un incremento del numero di treni, ma sarà anche difficile garantire all’utenza la funzionalità dei pochi collegamenti rimasti”.