Una omonimia ha fatto finire quattro giorni in carcere un imprenditore reggiano, nato a Crotone, scambiato per un boss della ‘ndrangheta durante l’operazione ‘Aemilia’, della Dda di Bologna contro la ‘Ndrangheta radicata al nord. Vittima dell’errore – come riporta ‘La Repubblica’ – è Gaetano Oppido, 41 anni, titolare dell’azienda “Impresa Costruzioni Oppido s.r.l.” di Reggio Emilia. Al suo omonimo è attribuita l’associazione per delinquere di stampo mafioso, e condotte estorsive. Durante gli interrogatori si è difeso proclamandosi innocente e parlando di possibile omonimia; i legali hanno trovato i riscontri e alla fine è stato scarcerato. Ora viene valutata la richiesta di risarcimento.