Sono stati arrestati alle prime luci di questa mattina due ragazzi classe ’95 in ottemperanza ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Paola con l’accusa di fabbricazione e porto di ordigno esplosivo micidiale e disastro doloso in concorso. Il provvedimento è stato emesso al termine di una serrata indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Scalea scaturita a seguito del rinvenimento di un ordigno esplosivo costituito da una bombola di gas collegata ad un congegno di innesco artigianale all’interno di un bar dell’Istituto Tecnico per geometri e ragionieri “Giovanni Paolo II” di Diamante il 10 dicembre 2014.
In quell’occasione sul posto intervennero i Vigili del Fuoco di Scalea e la squadra Artificieri-Antisabotaggio del Comando Provinciale di Cosenza che disinnescarono l’ordigno, evacuando parte dello stabile. Le indagini dei Carabinieri del N.O.R.M. di Scalea e della Stazione di Diamante hanno permesso di identificare gli autori di questo gesto in due ex studenti che, dopo aver confezionato artigianalmente l’ordigno esplosivo, lo hanno posizionato durante la notte all’interno del bar della scuola dopo aver forzato la porta di ingresso. Le motivazioni del gesto sono riconducibili ad una denuncia presentata dal gestore del bar che vedeva i due giovani verosimili autori del furto di un portafoglio consumato nei locali del bar nell’anno 2014. Attualmente gli arrestati sono stati tradotti in stato di arresto presso i rispettivi domicili a disposizione dell’A.G..