A seguito di alcune segnalazioni pervenute in redazione, abbiamo deciso di affrontare l’argomento cani a passeggio con i padroni indifferenti all’aspetto rimozione dei bisogni, che vengono abitualmente lasciati in strada. Iniziamo con un piccolo segnale che vogliamo interpretare come incoraggiante: qualcuno li compra i kit per la raccolta dei “bisogni” come ci informa la signora Amelia Mancuso, titolare del negozio “Piccolo mondo a 4 zampe”. La spesa per questo tipo di attrezzatura e’ veramente minima e sicuramente non e’ una questione di costi in quanto i negozi di questo settore sono forniti di articoli in grado di soddisfare non solo ogni necessita’ degli animali domestici ma anche i lussi e si vende un po’ di tutto. Le aziende produttrici tendono a facilitare l’operazione di cui ci stiamo occupando, con articoli ad ‘hoc’ allettanti ed attraenti, i sacchettini sono colorati e non trasparenti, biodegradabili, per cui e’ facilitato anche il loro smaltimento, depositandoli nei rifiuti organici.
E’ piuttosto una questione di buona volonta’, di senso civico, di educazione e di rispetto sia per gli altri che per l’ambiente. A fronte di qualche decina di proprietari virtuosi che portano il proprio cane a passeggio premuniti di sacchetti e palettina, c’è un esercito di padroni di cani che considera la strada una naturale ed anche legittima, secondo loro, latrina a cielo aperto per i propri animali. Ma ancora peggio e’ che molti “signori” portano fuori i propri cani la sera tardi e la mattina presto, pensando di non essere visti ma cosi’ non e’, nei dintorni della propria abitazione ma rigorosamente in un’altra strada, per cui le incolpevoli creature rilasciano i loro bisogni fisiologici, di cui per alcuni e’ d’obbligo il superlativo assoluto in termini di dimensioni, nelle vie dove abitano gli altri, sui marciapiedi degli altri, davanti le porte delle case o degli esercizi pubblici degli altri, cosicché uscendo o entrando dalla propria porta e’ facile imbattersi in questi simpatici e profumati ‘omaggi.’ Ci auspichiamo che si affermi finalmente il concetto che quando si prende e si cresce un cane, a fronte di tutto cio’ che essi ci regalano in termini di affetto, fedelta’ e dedizione, a volte anche a costo della loro stessa vita, negli oneri e nei doveri che tale impegno comporta, rientri anche questo atto di cura obbligatoria nei loro confronti e di rispetto per gli altri. Se fossero i cani ad occuparsi di noi sicuramente avrebbero molte lezioni da darci.
Condivido totalmente la descrizione che si fa del fenomeno: dove abito ho trovato escrementi addirittura sul pianerottolo, sulle scale dove abito; mi è capitato anche di “inciampare” sui bisogni degli animali nascosti tra le carte che vengono buttate in terra da chi si reca al tabacchino vicino e/o anche da chi mangia la pizza in macchina e butta i rifiuti sul marciapiede. mi permetto di chiedere più controlli, da parte dei vigili urbani, magari con multe che forse potrebbero riempire le casse del Comune per servizi più idonei, visto che le multe dei parcheggi sono per la maggior parte un pagamento a una ditta privata e nulla ci può tornare come servizio migliore; chiedo una cartellonistica che invita i cittadini a non buttare carte, a non lasciare escrementi di animali per strada, ecc.. insomma i cittadini vanno educati visto che … niente cambia!