Gli strumenti per la ricerca ed il monitoraggio realizzati e collaudati dall’AMP Capo Rizzuto in collaborazione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sono state inviate all’Isola del Giglio per monitorare l’impatto e lo stato di salute delle praterie di Posidonia oceanica a seguito la rimozione del relitto “Concordia”. In particolare, si tratta di un prototipo di veicolo a traino con telecamere ad alta risoluzione in grado di riprendere il fondo marino in prospezione verticale, ideato nell’ambito del progetto Svi.Str.IN “Sviluppo Strumenti Innovativi” recentemente concluso e che sarà riproposto per ottimizzarne ulteriormente l’efficacia. Con tale strumento è possibile effettuare riprese in continuo, per lunghe distanze e, mediante appositi software, realizzare video mosaici ed elaborazioni 2D e 3D fondamentali per monitorare e valutare lo stato di salute e l’estensione delle praterie di Posidonia oceanica e di altre fanerogame marine, di estrema importanza per gli equilibri biologici e lo stato di salute del nostro mare.
Tale metodologia, che ha visto coinvolti l’ISPRA, con il Dipartimento I “Monitoraggio della Qualità Ambientale Marina” e la Central Queensland University (Australia), ha riscosso particolare interesse anche in Europa ed è stata recentemente richiesta anche dall’Università di Zara – Dipartimento Scienze Marittime (Croazia) per applicazione nel monitoraggio delle praterie di Posidonia. Grande soddisfazione viene espressa dal Presidente della Provincia Giuseppe Vallone e dal consigliere Francesco Pellegrini che esprimono il suo apprezzamento per le attività svolte dall’AMP Capo Rizzuto, realtà ormai consolidata in grado di valorizzare il territorio della provincia di Crotone anche grazie all’innovazione ed alle attività ricerca scientifica svolta, presa come riferimento anche a livello nazionale ed europeo.