Un’intera palazzina, composta da cinque appartamenti ed un magazzino a Praia a Mare, per un valore complessivo di oltre 350.000 euro e’ stata sottoposta a sequestro dai finanzieri della tenenza di Scalea in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale di Cosenza. I beni confiscati sono riconducibili ad un soggetto che, sulla base delle indagini esperite, era stato precedentemente deferito per il reato di usura. A seguito dell’informativa di reato, sono stati effettuati gli accertamenti patrimoniali nei confronti del soggetto indagato e del relativo nucleo familiare, al fine di quantificare la sproporzione esistente tra i redditi dichiarati nel corso degli anni e l’effettivo patrimonio posseduto.
Dalle complesse attivita’ di polizia giudiziaria e’ emerso che un’intera palazzina era stata realizzata con i proventi derivanti dall’usura. Infatti in capo a nessuno dei componenti del nucleo familiare dell’indagato sono state individuate le entrate necessarie a formare la provvista di denaro sufficiente a finanziare la costruzione di un immobile composto da cinque appartamenti ed un magazzino. Nonostante il sopraggiunto decesso dell’indagato, le fiamme gialle, avvalendosi degli innovativi strumenti normativi introdotti dal nuovo codice-antimafia, d.Lgs. 159/2011, hanno potuto proporre l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dei suoi eredi. La proposta già nel luglio 2013 era sfociata in un provvedimento di sequestro, ed oggi, al termine del successivo iter giudiziario, l’immobile è stato confiscato e quindi definitivamente acquisito dallo stato e sottratto a chi lo aveva costruito con i proventi dell’usura.