Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), é stata accolta, dal Presidente Piero Fassino e dall’assemblea nazionale la proposta avanzata dal Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi di nominare, tra i nuovi cinque vicepresidenti dell’ANCI, almeno un rappresentante dei piccoli comuni che, come é noto, costituiscono la maggioranza nel panorama istituzionale italiano. A darne notizia, con soddisfazione, é lo stesso Primo Cittadino che sta partecipando alla XXXI assemblea annuale dell’Anci, dal titolo “2015, Italia é ora”, in programma dal 6 all’8 novembre a Milano, unitamente alla XVII Assemblea Congressuale che eleggerà il nuovo Presidente. Gagliardi ha avuto modo di illustrare la proposta al Presidente Fassino ed alla nutrita platea di sindaci, intervenendo a più riprese in occasione dell’incontro riservato ai piccoli comuni, prima e durante i lavori della plenaria. Si tratta – dichiara Gagliardi – di un importante risultato, seppur parziale rispetto alla mia proposta originaria (e cioè che il rappresentante dei piccoli comuni fosse stato indicato come vice presidente vicario) e che restituisce la dovuta rappresentatività ai comuni sotto i 5000 abitanti che sono la maggioranza nel nostro Paese.
Possiamo tuttavia considerarci soddisfatti – continua il Sindaco del Paese del Moscato Passito – perché siamo riusciti ad ottenere da Fassino e dall’Assemblea altri tre importanti punti del nostro programma: 1) la non obbligatorietà della fusione tra comuni: essa dovrà partire soltanto dal basso, su base volontaristica e a seguito di referendum popolare; 2) la non obbligatorietà dell’associazionismo tra comuni per condividere la gestione di servizi: anch’esso potrà e dovrà avvenire solo su base volontaristica e nel rispetto prioritario dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità dei servizi associati, prescindendo, se necessario anche da vincoli territoriali; 3) i tagli agli enti locali non dovranno essere lineari ma riferiti a costi standard ed alla verifica dei parametri principali di bilancio e di sana gestione finanziaria: si taglino cioè solo quelle spese locali delle quali si sarà dimostrato il nostro rispetto dei parametri di sana gestione del bilancio; no, quindi, al livellamento e sì invece alla meritocrazia nei tagli imposti dallo Stato. Prendendo infine nuovamente la parola dopo la relazione conclusiva del Presidente, Gagliardi ha ripetutamente e pubblicamente chiesto a Fassino di spiegare quale posizione ufficiale assumerà l’ANCI se le scelte del Governo Renzi dovessero dimostrarsi nei fatti, così come purtroppo temono i piccoli comuni, non in linea con l’obiettivo sotteso ai risultati ottenuti in sede di assemblea. Lotteremo insieme per ottenerli – ha risposto Fassino rivolgendosi a Gagliardi che si é comunque detto insoddisfatto dell’intervento del Premier, rispetto alle sollecitazioni che avevano espresso sia Fassino come presidente dell’Anci che il Sindaco di Milano Pisapia.