Con ordinanza del giudice Massimo Lento, Presidente di Sezione del Tribunale di Cosenza, è stato disposto il sequestro per beni mobili e immobili del valore di 8 milioni di euro gravanti sulla struttura sanitaria “Casa di Cura San Francesco” di Mendicino (CS). Il sequestro è il risultato della richiesta rappresentata dall’avvocato Ferdinando Palumbo del Foro di Cosenza, legale di fiducia di Antonietta e Vincenzina Lorè, sorelle e figlie dell’imprenditore Settimio Lorè, noto alle cronache anche per la vicenda che lo riguardò nel 2001 in riferimento ad un’inchiesta sui vertici del Cosenza Calcio e che lo vide vittima di una serie di atti intimidatori compiuti contro di lui. Si ricorda, inoltre che Settimio Lorè perse la vita in un incidente stradale sull’A3 nei pressi di Battipaglia (SA) pochi mesi dopo aver lasciato, nel giugno del 2001, la società calcistica. La vicenda, per cui è stato posto il sequestro giudiziario richiesto dall’avvocato Palumbo, riguarda una controversia ereditaria successiva alla morte dell’imprenditore, promossa dalle sorelle Antonietta e Vincenzina Lorè contro la loro madre, Rosina Rao, per una quota parte della loro eredità riconosciuta, su un patrimonio ammontante ad oltre 30 milioni di euro.
Approvazione all’azione del giudice e ampia soddisfazione sul risultato conseguito per le proprie clienti sono state espresse dall’avvocato Palumbo, peraltro legale di fiducia di CNA Cosenza, che ha saputo delineare una non facile controversia sul possesso del patrimonio e consentire un’equa divisione dei beni ereditari delle sorelle Lorè. Una vittoria, quella ottenuta dall’avvocato Palumbo, che è riuscita a dimostrare la simulazione soggettiva della controparte e l’imparziale suddivisione di un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare che, sin dalla morte accidentale del suo possessore, è subito apparsa discutibile e complicata. La “Casa di Cura San Francesco”, convenzionata con il S.S.N., è un centro accreditato finalizzato all’applicazione delle metodiche relative alla Medicina Riabilitativa e. in particolare, all’attività riabilitativa cardiologica, vascolare, respiratoria, neuro-motoria, ortopedica e di traumatologia sportiva, sia in regime di ricovero che in day-hospital, oltre che in forma ambulatoriale. Nelle immediate vicinanze della palestra, all’esterno della struttura, sorge un’ampia piscina coperta e riscaldata, impiegata per idromassoterapia e sistema idraulico per i pazienti disabili. Il giudice Lento ha nominato amministratore giudiziario del compendio sequestrato il dottor Fernando Caldiero dell’Ordine dei Commercialisti di Paola.