Partecipazione e condivisione diffusa dell’azione amministrativa. Continua l’esperienza delle assemblee civiche promosse dall’Amministrazione Comunale per illustrare alla cittadinanza azioni ed iniziative in programma. E continua anche la sperimentazione istituzionale del Primo Cittadino Mario Albino Gagliardi che, questa volta, intende promuovere un referendum consultivo sulle politiche dei tributi, in particolare sulle ultime novità imposte dal Governo centrale. Si è svolta martedì 9 settembre, presso la sala consiliare cittadina, una seconda assemblea pubblica convocata dal Sindaco per discutere faccia a faccia a con i cittadini delle nuove imposte calate dal Governo centrale sulle popolazioni. L’obiettivo – ha scandito Gagliardi esordendo – resta quello di condividere un indirizzo ed evitare che il pilatismo dei governi nazionali venga scaricato ulteriormente sui sindaci, divenuti ormai gli unici riferimenti democratici ma anche gli unici bersagli delle sciagurate e miopi politiche di presunta spending review messe in campo in questi ultimi anni. TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) – Alla continua, assurda ed insostenibile politica dei tagli imposti agli enti locali, di fatto ipotecati nella normale erogazione dei servizi fondamentali, il Governo nazionale aggiunge adesso scelte di metodo ancor più intollerabili – sostiene Gagliardi.
Scarica sui Comuni, infatti, una scelta che dovrebbe competergli, quella ad esempio di decidere quale percentuale, dal 10% al 30%, applicare nella formulazione della parte variabile della nuova imposta gravante sui proprietari ed inquilini. La Giunta – ha detto il Sindaco interfacciandosi con una nutrita ed attenta platea – proporrà il 15% per gli inquilini ed l’85% per i proprietari. Ma su questa proposta chiederemo con un referendum consultivo il parere vincolante della comunità. Trasporto Scolastico – E referendum consultivo sarà anche questo settore di intervento pubblico. Ammonta a 140.000 euro il costo annuo che l’Ente sopporta per questo servizio, garantito in un territorio, come quello di Saracena, esteso e ricco di contrade distanti. Il Sindaco intende chiedere alla Città se condivide la proposta di abbattere la quota di investimento comunale, pari adesso al 64% del costo complessivo, utilizzando la quota di fondi non spesi per investimenti con fondi di bilancio (attesi i vincoli del patto di stabilità) nella viabilità e sulla base di priorità e criticità condivise con gli stessi cittadini. Nel 2013, la scelta una tantum di aumentare la quota fissa sul tributo per il servizio idrico, i cui proventi sono stati destinati all’ammodernamento dell’impianto di sollevamento, avevano destato alcune polemiche. Adesso – ha detto Gagliardi – agiamo preventivamente, proponendo alla comunità un percorso che nella crisi attuale ci pare virtuoso ma pur sempre attento alle esigenze delle categorie più svantaggiate.