Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una grave indebolimento del settore del commercio al dettaglio, più o meno diffuso in tutte le città italiane, da nord a sud, senza sostanziali differenze. Nella Provincia di Crotone è ancora più alto il numero dei commercianti che abbassano la saracinesca. Le cause sono note a tutti e ripeterle provoca un senso di nausea: crisi dell’economia,tasse troppo alte, tributi locali, burocrazia opprimente, stretta bancaria, inadeguatezza delle politiche a favore del commercio, traffico e sosta non al servizio delle esigenze degli esercenti. Ma la domanda che ci poniamo è la seguente: Vogliamo che questi uomini si aggreghino alla già grande schiera di disoccupati Crotonesi? Persone queste che soltanto fino a pochi anni fa sembravano essere al riparo da ogni forma di povertà. Persone che, pur senza concedersi ‘lussi’ particolari e che generavano occupazione, oggi si trovano improvvisamente costrette a rivolgersi ai centri di aiuto e solidarietà sono in continua crescita. A noi pare che nessuno faccia nulla e tutto sia lasciato al caso. Dopo un periodo di saldi negativo che nella migliore delle ipotesi dovrebbe servire a recuperare il capitale iniziale (cosa che non si avvera mai) in realtà si contengono le perdite, in questi giorni assistiamo a chi protesta civilmente ma con una forte azione davanti al Comune ovvero quegli esercenti esasperati del lungomare che tra le mille difficoltà quotidiane non chiedono la luna, ma bensì un minimo di tutela.
Abbiamo assistito in questi ultimi anni nel silenzio assordante a chiusure di attività di commercio storiche nel territorio Pitagorico, ma ora bisogna dire “basta”, basta! non è possibile abbandonare tante attività al proprio destino, senza alcuna vergogna, Bisogna arrestare questa corsa verso il basso che non sembra aver fine. La fascia di disagio economico si sta allargando a macchia d’olio. Che fare allora? Qualsiasi azione compiuta in questi anni è parsa sempre troppo poco d’aiuto o nulla per gli imprenditori coraggiosi che tengono duro in questa realtà, senza rinunciare ad una prospettiva di sviluppo e senza gettare mai la spugna. La Fe.n.a.i.l.p. di Crotone è pronta a creare delle manifestazioni di protesta al fianco dei commercianti, “Troppa retorica sulla crescita” è stata fatta fino ad oggi, che alla fine come risultato ha creato una “desertificazione commerciale”. Siamo sicuri e lotteremo su ogni tavolo istituzionale, proclamando ad alta voce che l’unico modo per indirizzarsi verso una ripresa definitiva è “incentivare il turismo”” (il nostro petrolio) che va estratto e raffinato, per usare un termine industriale, creando un proficuo lavoro di incoming verso il nostro territorio, ovviamente con forti investimenti non solo infrastrutturali, per far generare economia non interna che da tanto tempo ormai è defunta.
Luca Mancuso
Direttore Provinciale Fe.n.a.i.l.p. Crotone