A seguito dell’atto intimidatorio patito dal Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo, la sera del 13 luglio l’Arma di Diamante acquisiva da fonte confidenziale che a lanciare la bomba carta sull’autovettura del primo cittadino era stato Massimo De Rose, figlio di De Rose Rosanna. La fonte riferiva che il De Rose mentre lanciava la bomba carta sull’auto del Sindaco, era stato notato da un giovane. Le indagini partendo dalla deposizione del giovane, testimone oculare cardine, accreditata da altri testimoni, riusciva ad individuare l’esecutore materiale/responsabile dell’atto intimidatorio in danno del sindaco, identificato in Massimo De Rose, di Belvedere Marittimo classe 1991, ma residente a Diamante, coniugato, pregiudicato per reati contro la persona.
A seguito di queste acquisizioni investigative si effettuavano perquisizioni domiciliari, veicolari e personali a carico del De Rose e si rinvenivano due cartucce per fucile cal.12, una bomba carta dall’involucro identico ai resti della bomba carta utilizzata per danneggiare l’autovettura del Sindaco, due candelotti pirotecnici ed un coltello a punta acuminata di genere vietato. Le indagini hanno permesso di accertare il movente del gesto. In sintesi il De Rose aveva l’obiettivo di indurre il Sindaco ad: Omettere l’avvio del procedimento amministrativo contro la madre, De Rose Rosanna, per la bonifica di un terreno di proprieta’ di costei risultato fortemente contaminato da metalli pesanti dopo essere stato adibito dalla De Rose a discarica abusiva. I costi per le operazioni di bonifica, molto elevati, sarebbero stati addebitati alla proprieta per volere del sindaco; acquistare o prendere in locazione un terreno di proprieta’ della madre, De Rose Rosanna, poco distante da quello gia’adibito a discarica abusiva, affinche’ venisse usato dal comune come sito per la realizzazione di un’isola ecologica. Proposta a cui il primo cittadino aveva fatto diniego.