“La conferenza dei servizi dello scorso 24 luglio ha licenziato il progetto del 3° Megalotto della strada Statale 106 ionica calabrese con i pareri favorevoli della Regione Calabria, del Ministero delle Infrastrutture e degli otto sindaci dell’alto ionio. Tutto ciò è stato importantissimo: in pratica ha evitato che il progetto potesse essere ripubblicato ed esposto alle solite strumentali, assurde e totalmente inesatte osservazioni della Tagliati e Compagni che a nulla sono state utili se non a far perdere tempo – afferma Fabio Pugliese. Ora però il progetto prima di approdare al CIPE – dove dovrà essere confermata la copertura finanziaria che peraltro già esiste – dovrà ottenere il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali. Voglio augurarmi che il Ministero dell’Ambiente non dia pareri negativi: è evidente – anche ad un incompetente in materia – che tutte le prescrizioni sul Progetto Definitivo da parte della Commissione Tecnica VIA sono state accolte dal proponente ANAS. Pertanto spero che prevalga il buon senso e l’assoluto rispetto dell’interesse generale rispetto elle eventuali pressioni che forse non mancheranno da parte di Realacci, Covello e Nicodemo Oliverio che, facendo leva sul Ministero dell’Ambiente, magari auspicano di ottenere il risultato sperato: far saltare la realizzazione dell’opera. Nei giorni scorsi si é tenuto un sopralluogo congiunto sui famosi terrazzi tra ANAS ed i tecnici della Commissione Tecnica VIA.
Al sopralluogo ha partecipato anche l’Architetto Tramutola del Ministero dei Beni Culturali, che nell’occasione ha chiesto (e ottenuto), l’ulteriore allungamento della Galleria Schiavi (che ha ora una lunghezza di quasi un chilometro), oltre che l’allungamento della galleria Taviano (passata con la proposta ad una lunghezza di 1300 metri!). L’intero tratto coperto da vincolo paesaggistico ora é previsto in galleria e quindi, a meno di un temporaneo disturbo nella fase costruttiva, tutti i terrazzi verranno ripristinati come in origine. Questa nuova condizione è molto meno impattante rispetto alle ipotesi di Progetto Preliminare che prevedeva lunghi tratti della superstrada in superficie. Proprio in virtù delle integrazioni progettuali richieste dal MIBAC non dovrebbe quindi costituire un problema la modifica momentanea della zona vincolata per la cui autorizzazione servirà la firma del Ministro Franceschini. Rispetto a questo detto non posso che lanciare un appello affinché il Ministro Franceschini si comporti da Ministro delle Repubblica Italiana e non, magari, da amico intimo di Rita Tagliati. Infatti, sono più che noti i rapporti tra il Ministro Franceschini (di Ferrara come la Tagliati), ex Margherita (come la Tagliati), ed oggi nel Pd (come la Tagliati). Rispetto a tali rapporti sono sicuro che prevarrà il rispetto per l’interesse generale e sono ancor più certo che il Ministro Franceschini non esiterà a firmare l’autorizzazione affinché possa essere realizzata tra Sibari e Roseto la Nuova 106 nel rispetto assoluto della memoria delle tante, troppe vittime della “strada della morte” e delle loro famiglie che tanto hanno sofferto e continuano a soffrire per colpa di una strada che è rimasta uguale dal 1920 quando il fascista Benito Mussolini decise di realizzarla.